ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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IL MIO IMPEGNO IN VENETO PER GLI ANIMALI E PER L’AMBIENTE

LEGGI QUI LE MIE PROPOSTE PER LA TUTELA DEGLI ANIMALI E DELL’AMBIENTE O SCARICALO DALLA SEZIONE DEDICATA1) Approvazione della Dichiarazione Universale del diritto degli animali Sostegno delle Guardie Volontarie

Recepimento con legge regionale della Dichiarazione Universale del diritto degli animali e istituzione di un ufficio regionale per la realizzazione di corsi per Guardie Zoofile, Venatorie, Ittiche ed Ecologiche delle associazioni che operano a tutela di animali e ambiente.

2) Lotta all’abbandono di cani e gatti

Incentivi ed aiuti a coloro che, tramite la realizzazione di rifugi privati per cani o la tutela delle colonie feline o il recupero di questi animali, si impegnano a combattere il randagismo. Istituzione nei comuni maggiori di uno sportello part-time per la tutela degli animali. Intensificazione dei controlli sull’applicazione obbligatoria del microchip identificativo.

3) Realizzazione di rifugi per cani e gatti

Obbligo di realizzare un rifugio pubblico per cani almeno ogni dieci comuni. Realizzazione dei rifugi di Montebelluna e Roncade (già finanziati) e di contestuali rifugi per gatti (gattili).

4) Approvazione di una legge regionale sugli animali di affezione

Il Veneto deve dotarsi di una legge sulla tutela degli animali d’affezione che lo porti al livello delle legislazioni europee, sostituendo i regolamenti comunali oggi approvati a macchia di leopardo. Servono norme per il coinvolgimento delle associazioni animaliste locali. Vanno previste: una informazione capillare sul microchip e sulla sterilizzazione, campagne di sterilizzazione di cani e gatti, l’educazione cinofila, maggiori controlli istituzionali su allevamenti, negozi, fiere, sagre, tutela degli animali.

5) Referendum abrogativo della legge sulla Caccia

Istituire i referendum regionali validi anche se non vota la maggioranza degli aventi diritto. Così i cittadini potranno riappropriarsi di questo importante strumento democratico, oggi boicottato dalla lobby venatoria attraverso l’astensionismo, sottoponendo a referendum abrogativo la legge regionale sulla caccia.

6) STOP alla follia del vergognoso estremismo della caccia in Veneto!

Ripristino immediato della legalità in tema di caccia, violata negli anni con leggi regionali estremiste, provvedendo all’abolizione della caccia in deroga di uccelli protetti (Fringuelli, Pispole, ecc.) e dell’uccellagione, causa di prossime condanne e sanzioni da parte dell’Unione europea. Abolizione della caccia agli uccelli canori, riduzione del periodo di caccia. Divieto di uccisione di cuccioli e loro madri (oggi a norma di legge vengono cacciati i cuccioli di Cervo, Capriolo e di Volpe). Drastica riduzione delle specie cacciabili e tutela delle specie rare (Pernice bianca, Coturnice, Frullino, Marzaiola, ecc.). Divieto di uso dei richiami vivi e degli zimbelli vivi, di cattura ed uccisione di uccelli nel periodo della loro riproduzione, di caccia a cani e gatti 

7) Fuori i cacciatori dai terreni dei privati!

Divieto di introduzione di armi nei terreni privati senza il consenso del proprietario. Ciò comporterebbe l’inefficacia dell’art. 842 del Codice civile che consente ai cacciatori di entrare nei terreni senza il consenso del proprietario.

8) Divieto di caccia e di cementificazione nelle aree protette

Divieto di caccia, addestramento cani da caccia e cementificazione nelle aree della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria e Zone di protezione speciale). Con questa norma si tutelerebbero aree di altissima valenza ambientale e faunistica come: la laguna veneta, il Delta del Po, il Montello, Prà dei Gai, la Foresta del Cansiglio, il Monte Grappa, il Piave, la Garzaia di Pederobba.

9) NO alla barbara sperimentazione su animali

Introduzione in tutto il territorio regionale del divieto di vivisezione e sperimentazione su animali con la sostituzione di nuovi metodi scientifici già in uso in gran parte del mondo.

10) NO agli animali nei Circhi e Zoo – Controlli di fiere e negozi

Riconversione degli zoo (vedi la fattispecie di zoo di Godega di Sant’Urbano) in strutture dove gli animali possano vivere bene in uno stato semibrado. Divieto di uso di animali nei circhi ed incentivi per i circhi senza animali. Ferrei controlli delle fiere e nei negozi di animali per il rispetto delle norme sul loro benessere.

11) Animali nei mezzi pubblici, nelle strutture alberghiere, nelle città

Garantire ai possessori di animali l’accesso ai mezzi pubblici ed alle strutture alberghiere come avviene nel resto d’Europa. Prevedere la dotazione di distributori di palette biodegradabili usa e getta nei centri cittadini.

12) Vegetarianismo

Introduzione di una norma che preveda una corretta informazione sull’alimentazione vegetariana e sui risvolti positivi che essa ha sulla salute e sull’ecosistema a livello planetario. Mense pubbliche che prevedano menù diversificati per vegetariani e vegani.

13) Biodiversità e rispetto degli animali nelle Scuole

Introduzione di programmi scolastici per l’insegnamento dell’importanza della biodiversità e del rispetto degli animali. Visite guidate ai canili, alle oasi naturalistiche, agli habitat locali 

14) Lotta ai bocconi avvelenati

Lotta all’utilizzo dei bocconi avvelenati in tutta la regione, causa di morte, dopo atroci sofferenze, di migliaia di animali, come accade a volpi, cani e gatti, introducendo norme, controlli, provvedimenti e sanzioni severissime.

15) Salviamo gli ultimi rospi! – Tutela degli anfibi utili indicatori biologici – Protezione degli ultimi siti (Laghi di Revine, Montello, Segusino e altri) di riproduzione e migrazione degli anfibi (rospi, rane, ecc.) con realizzazione di opere di protezione.

Sostegno, da parte delle Autorità, ai volontari che si occupano della tutela e salvataggio degli anfibi nel periodo delle migrazioni.

16) Stop al commercio di animali esotici

Divieto di detenzione in tutta la regione di animali esotici di importazione per evitare estinzioni locali, morie durante il viaggio, detenzione in un ambiente inadatto.

17) Divieto di commercio delle pelli di cuccioli di foca

Prevedere in tutta la Regione una capillare vigilanza sul rispetto della nuova norma europea che vieta la commercializzazione delle pelli dei cuccioli di foca massacrati a migliaia ogni anno in Canada.

18) Tutela delle api, sentinelle dello stato di salute delle nostre campagne

Divieto, su tutto il territorio regionale, dell’utilizzo di pesticidi (neonicotinoidi) dannosi alle api (e all’uomo), essendo le api indispensabili sentinelle dello stato dell’ambiente in cui viviamo.

19) Stop alla barbara macellazione senza stordimento

Cancellazione delle deroghe che prevedono uccisione tramite taglio della gola, con l’animale pienamente cosciente e capace di provare dolore e sofferenza (agnellini e pecore), obbligo del preventivo stordimento.

20) Istituzione di centri di recupero di animali selvatici ed esotici

Troppo spesso animali selvatici feriti, piccoli caduti dal nido, animali avvelenati, animali esotici vengono lasciati al loro destino perché la gente non sa dove portarli. Bisogna creare dei centri dove poterli curare, riabilitare e liberare anche con l’aiuto dei volontari.

 21) Divieto di utilizzo dei botti

Divieto di utilizzo dei botti causa di terrore, morte e ferimento di migliaia di cani, gatti, animali selvatici oltre che fonte di inutile e dannoso inquinamento. Prevedere severi controlli e pesanti sanzioni per i trasgressori.

 22) Divieto di trasporto degli animali su lunga distanza

Inserimento di una norma che preveda un limite massimo complessivo di 8 ore entro le quali gli animali devono giungere a destinazione, nonché la riduzione delle densità di carico. Agnelli, vitelli, maiali spesso viaggiano anche per 70 ore con gravissime sofferenze, al ghiaccio o sotto il sole cocente, giungendo a destino anche morti.

 23) Divieto di commercio di cuccioli di cani e gatti dall’Est d’Europa

Impedire il commercio di cuccioli di età inferiore a 16 settimane, obbligatorietà dei vaccini per le malattie causa di morte per i cuccioli. Lotta al traffico illegale di cuccioli provenienti dall’Est, spesso malati di cimurro ed altre malattie infettive.

 24) Divieto della castrazione dei maialini senza anestesia e delle micro gabbie per galline ovaiole – Tutela delle Mucche da latte dallo sfruttamento

Previsione di livelli di produzione di latte di mucca compatibili con il loro fisico. Il 50% delle mucche diventano zoppe a causa dell’esagerata produzione di latte effettuata con mezzi meccanici. Divieto di uso di gabbie in batteria per galline ovaiole, nelle quali una gallina vive in una superficie pari ad un foglio formato A4. Sì all’allevamento a terra per il benessere dell’animale e per uova di qualità. Divieto di castrazione chirurgica, attualmente senza anestesia, dei maialini sottoposti a questa crudele pratica. Abolizione delle gabbie da gestazione e da parto per le scrofe, dove non hanno nemmeno la possibilità di girarsi e devono stare sul cemento sprovviste di lettiera in paglia.

 25) NO alla clonazione di animali e al commercio di cosmetici testati su animali

Introduzione in tutta la regione del divieto di commercializzazione di prodotti alimentari provenienti da animali clonati e del commercio di cosmetici testati su animali.

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