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ZANONI

Consigliere Regionale

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Grandi navi, la “Green Zone” è solo fumo negli occhi dei veneziani

L’eurodeputato Andrea Zanoni critica l’istituzione di una green zone in Laguna dove verrebbero utilizzati combustibili con meno zolfo. “Uno specchietto per le allodole, il problema si risolve solo cacciando le grandi navi da Venezia”. Appoggio alla manifestazione del 7, 8 e 9 giugno

 

Fuori le grandi navi da Venezia. La Green Zone? Solo fumo negli occhi dei cittadini che però non ci cascano e  il 7, 8 e 9 giugno manifesteranno in massa contro la presenza di questi mostri in laguna”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, con riferimento all’annuncio della “green zone” in laguna di Venezia con un limite per le emissioni sui carburanti a basso contenuto di zolfo. delle grandi navi da crociera siglato dalle compagnie di navigazione, dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e dal comandante della Capitaneria di Porto di Venezia Amm.

 

Si tratta di un mero escamotage per imbonire i veneziani che però, contrariamente a quanto pensano le grandi compagnie navali, non sono degli ingenui – attacca Zanoni – L’accordo siglato, anche se dovesse andare in porto, non risolverà assolutamente la situazione per la quale c’è una e una sola soluzione: vietare l’ingresso delle grandi navi in laguna una volta per tutte”.

 

Con questo accordo le compagnie di navigazione si impegnano a far funzionare i motori principali ed ausiliari delle navi con combustibile per uso marittimo con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% fin dall’ingresso dalla Bocca di porto di Lido creando di fatto una “green zone” speciale.  La Capitaneria di Porto, al fine di verificare il rispetto dell’accordo, svolgerà controlli a campione prelevando quantitativi di carburante che saranno poi analizzati grazie ad uno specifico protocollo stipulato tra Capitaneria, Autorità Portuale ed Agenzie delle Dogane.

 

Prima di tutto si tratta solo di carburante un po’ meno sporco visto che nei fumi emessi nell’aria dalle navi da crociera non vi è solo zolfo, ma sono presenti tantissimi altri inquinanti come ossidi d’azoto, monossido di carbonio, idrocarburi volatili, diossine, furani, esaclorobenzene, bifenile policrorinato, metalli pesanti e polveri sottili (pm10 e pm2,5) nell’aria – incalza l’eurodeputato – E poi c’è da prendere atto che le grandi compagnie navali, pur di continuare il loro business in laguna sono pronte a tutto, anche a darsi una parziale ripulita che, in fine dei conti, altro non è che uno specchietto per le allodole”.

 

Per questo motivo appoggio con convinzione la manifestazione di protesta indetta dal comitato No grandi navi il 7, 8 e 9 giugno che urlerà ancora una volta in laguna il dietro front a questi mostri galleggianti”.

 

BACKGROUND

 

L’accordo è stato sottoscritto dai rappresentanti delle compagnie di crociera: Carnival Corporation (Carnival, Holland America, P&O, Princess Cruises, Seabourn, Cunard, Costa Cruise Lines, ecc), Crystal Cruise Line, Premier Cruise, Msc Crociere, Mano Maritime, Disney Cruise Line, Royal Carribean Cruise, Saga Group, Windstar Cruise, Venezia Linees.

 

Il 23 gennaio 2012, Zanoni ha presentato un’interrogazione per chiedere di intervenire presso il governo italiano e presso il Comune di Venezia per far allontanare le grandi navi da crociera e stabilire rigorose normative comunitarie che prevedano distanze di sicurezza da città storiche e ambienti naturali per scongiurare disastri come quello dell’isola del Giglio.

 

Il 2 marzo 2012, il Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik ha risposto per conto dell’Europa, sottolineando  che “le autorità italiane possono adottare disposizioni di carattere locale in relazione alle acque interne quali la laguna di Venezia” tra cui “restrizioni del traffico o l’uso obbligatorio di combustibili a basso tenore di zolfo per le navi, purché si tratti di misure proporzionate e non discriminatorie”.

 

Il 4 maggio 2012 i cittadini veneziani hanno lanciato la petizione “Fuori dalla laguna le navi incompatibili” con la quale sono state raccolte 12 mila firme consegnate alla Capitaneria di Porto. Zanoni, anche in quell’occasione, era al fianco dei comitati ed ha aderto alla petizione.

 

L’11 marzo scorso, Zanoni ha espresso la propria solidarietà ai cittadini che hanno partecipato alla manifestazione «No grandi navi» del 16 settembre 2012 e sono stati accusati di manifestazione non autorizzata, tentativo di ostruire il canale della Giudecca e impedire il passaggio delle navi, violazione delle disposizioni dell’Autorità di pubblica sicurezza e del limite orario delle ore 19, nonché di lancio di fumogeni e manovre pericolose in barca.

Per chiedere la salvaguardia della città lagunare e l’allontanamento delle grandi navi era intervenuto anche Adriano Celentano. Leggi la risposta di Zanoni al grido d’allarme lanciato dal cantante milanese.

 

 

 

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