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Fridays For Future, Zanoni (PD): “Bisogna indagare chi non contrasta l’inquinamento dell’aria, non i ragazzi che manifestano pacificamente per l’ambiente”

Venezia, 29 gennaio 2020

“Sorprende tanta solerzia nell’indagare uno studente minorenne che manifesta pacificamente per l’ambiente, a maggior ragione vista la continua emergenza sanitaria che viviamo a Treviso. Invito i magistrati ad aprire un fascicolo contro le autorità regionali visto che gli attuali Piano aria e Piano energia sono il primo inefficace e il secondo dannoso, con conseguenze negative per la salute dei veneti”.

 

È quanto chiede Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, commentando l’avviso di garanzia per un ragazzo di 17 anni, segnalato al Tribunale dei minori di Venezia per manifestazione non autorizzata, dopo che lo scorso 29 novembre insieme ad altri manifestanti del Fridays For Future Treviso aveva bloccato per qualche minuto il Put. “Chi scende in piazza per salvaguardare l’ambiente, e quindi il benessere di tutti, senza usare violenza meriterebbe rispetto e vicinanza, non una condanna. È preoccupante pensare che possa rischiare una pena di sei mesi per violazione dell’articolo 18 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), è grave che ci sia una situazione dove si è forti coi deboli e deboli con i forti”.

 

“Magari anche gli adulti avessero la coscienza di questi ragazzi – insiste il vicepresidente della commissione Ambiente – In Veneto sei capoluoghi su sette sforano sistematicamente i limiti di Pm10, con il triste primato di Treviso che a inizio anno aveva l’aria più irrespirabile di Pechino con valori record fino a 445 microgrammi per metro cubo.

 

In Italia, secondo l’Agenzia europea per l’ambiente ci sono state 84.400 morti premature a causa dello smog, concentrate soprattutto in Pianura Padana; siamo sotto procedura di infrazione europea per violazione della Direttiva sulla qualità dell’aria e rischiamo multe miliardarie; abbiamo un presidente di Regione che in piena emergenza sanitaria appicca il fuoco ad enormi, spropositati e inquinantissimi Panevin e davvero il problema è uno studente che per pochi istanti svicola da un percorso prestabilito, senza danneggiare niente e nessuno?”. 

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