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Finning, l’Ue annulli tutte le deroghe

Bruxelles, 29-02-2012

Andrea Zanoni presenta in commissione Ambiente il suo progetto di parere sulla modifica del regolamento Ue sull’asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci. “Vietare tutte le deroghe. Gli interessi della pesca allo squalo non possono  causare la loro scomparsa dai mari europei”.
“L’Ue vieti al più presto tutte le deroghe previste nell’attuale legislazione Ue che non  permettono il rispetto del divieto del finning, ovvero la barbara pratica dell’asportazione delle pinne degli squali a bordo dei pescherecci per poi rigettare i loro corpi in mare”.
Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, presentando in commissione Ambiente ENVI al Parlamento europeo il suo progetto di parere “sulla proposta di Regolamento relativo all’asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci”. Zanoni, relatore del parere per ENVI, sostiene fortemente la proposta della Commissione di vietare ogni ricorso alle deroghe, oggi consentite, e chiede più controlli e l’applicazione della nuova regolamentazione anche ai pescherecci non europei.

“L’Europa è al secondo posto a livello mondiale per numero di catture di squali – afferma l’Eurodeputato – secondo i dati FAO Fishstat, gli Stati Ue hanno dichiarato nel 2009 di aver sbarcato ben 111.916 tonnellate di razze e squali, equivalenti al 16% degli sbarchi mondiali”. “Si tratta anche di specie a rischio estinzione come  lo squalo Mako, particolarmente vulnerabile alla pesca intensiva”.

Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo sul benessere degli animali al Parlamento europeo, rafforza il testo della Commissione con una serie di emendamenti tra cui l’allargamento dei controlli a tutti i pescherecci attivi nelle acque marittime dell’Unione (e non solo a quelli europei), e l’obbligo per gli Stati membri di fornire, nelle loro relazioni annuali destinate alla Commissione, informazioni più dettagliate sugli sbarchi di squali (l’identificazione delle specie catturate, la quantità di esemplari, il peso totale per ogni specie e le zone di pesca). “Occorrerebbe monitorare meglio anche la qualità dei controlli effettuati, in modo da fornire alla Commissione informazioni più precise e complete sulle ispezioni e le sanzioni applicate nei vari Stati membri”, aggiunge Zanoni.

L’Eurodeputato sottolinea ancora una volta l’importanza che “tutti gli squali siano portati a terra con le pinne ancora  attaccate al corpo. “I fortissimi interessi legati al  mercato di pinne di squalo destinate principalmente al mercato Hong Kong e della Cina, quale elemento base della ricercatissima zuppa cinese,  non devono causare la scomparsa di questi animali dalle nostre acque – conclude il leader animalista – La loro sopravvivenza non ha prezzo”.

Note:
Il progetto di parere “sulla proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1185/2003 del Consiglio, relativo all’asportazione di pinne di squalo a bordo dei pescherecci” sarà votato in commissione Ambiente ENVI in aprile per poi passare in sessione plenaria a Strasburgo.

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