L’eurodeputato Andrea Zanoni risponde al sindaco di Fregona (TV) Giacomo De Luca: “Ma quale terrorismo ambientalista? Ci sono le prove scientifiche dell’impatto devastante che il progetto dell’impianto eolico avrà sull’intera zona. Il sindaco pensi ai reali bisogni dei suoi cittadini”
L’eurodeputato Andrea Zanoni risponde al sindaco di Fregona (TV) Giacomo De Luca che lo accusa di fare “terrorismo ambientalista” in merito al progetto di impianto eolico sul monte Pizzoc (TV). “La nostra opposizione è basata su criteri scientifici, e lo stesso Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale ISPRA in una lettera ha confermato che un simile impianto in questo posto creerà danni alla fauna migratoria. Invito il sindaco a non riempirsi la bocca con simili accuse bensì a prendere maggiormente in considerazione i reali interessi degli abitanti della zona”.
Così Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, risponde alle accuse di De Luca rivoltegli in occasione dell’installazione del primo pennone anemometrico di 30 metri di altezza sulla vetta del monte Pizzoc. “Durante la proiezione di alcune foto dei cantieri dell’eolico alla conferenza del 19 settembre ho visto dalla faccia del sindaco che nemmeno lui immaginava l’invasività dell’intervento per i basamenti delle torri eoliche, che come riportato dalla letteratura tecnica e scientifica devono essere di una profondità dai 12 ai 20 metri e con una superficie di circa 25 metri quadri. Insomma si tratta di creare sul Pizzoc ben 5 enormi crateri”.
Zanoni invita il sindaco a “comportarsi più seriamente nei confronti dei propri cittadini, facendo capire loro che questi impianti, che prevederebbero almeno più di un anno di cantieri aperti, comporterebbero nelle strade di Fregona un via vai di camion, ruspe, mezzi di movimentazione della roccia e mezzi speciali di trasporto delle pale lunghe 25 metri. Questo imponente traffico decreterebbe la morte definitiva del rifugio Città Vittorio Veneto anche a causa del disturbo alla salute recentemente riconosciuto e noto come “Sindrome da turbina eolica” generato dal rumore costante e perenne delle pale stesse, un rumore che allontanerà ogni turista che, fino ad oggi, ha trovato su questo monte pace, serenità e soprattutto silenzio”.
“Non è certo con questa enorme struttura che De Luca contrasterà l’inquinamento dilagante in quella che lui e i suoi assessori hanno definito, insieme alla foresta del Cansiglio, come l’area più inquinate del Veneto. A questo riguardo lo invito a fornire i dati e le analisi che confermino questo inverosimile inquinamento”, aggiunge l’eurodeputato. “Piuttosto il sindaco si dedichi al grave problema della pericolosa presenza del radon nel sottosuolo di Fregona che risulta essere uno dei comuni più inquinati di tutta la provincia di Treviso da questa sostanza considerata la prima causa del cancro ai polmoni dopo il fumo. Visto che il sindaco è l’autorità responsabile della salute dei cittadini a livello locale, lo invito a occuparsi del radon e a lasciar perdere il progetto dell’eolico che non porterà ad alcun beneficio concreto ai cittadini di Fregona”. (Mappa della concentrazione di radon in Veneto)
“Mi appello infine al presidente della Regione e della Provincia affinché fermino colui al quale della montagna e della tutela della salute dei cittadini evidentemente non importa un bel niente”, conclude Zanoni, che invita i cittadini di Fregona a “non farsi imbrogliare, perché la corrente delle pale non gli verrà mai data gratis”.
Le associazioni Mountain Wilderness, Lipu, Legambiente, Lega Abolizione Caccia LAC, WWF e Paeseambiente hanno indetto per domenica 20 ottobre una manifestazione sul monte Pizzoc per la tutela di questa montagna dall’assalto di chi vuole costruire impianti industriali come questo gigantesco impianto eolico.
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