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Economia – Gruppo consiliare PD: “Operazione Futuro per sostenere le famiglie, l’autentico pilastro della società veneta”

Si è tenuta oggi, a palazzo Ferro Fini, una conferenza stampa del Gruppo consiliare del Partito Democratico per illustrare alcune proposte a sostegno delle famiglie in ordine al Bilancio regionale 2018-2020. Così il capogruppo del PD in Consiglio regionale del Veneto, Stefano Fracasso: “Domani, quando verrà discussa in Consiglio regionale la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) 2018-2020, presenteremo una manovra emendativa finalizzata a sostenere le famiglie venete che sono la colonna portante della società veneta e che ora stanno vivendo una situazione di profonda difficoltà economica. D’altra parte, la crisi economica ha colpito pesantemente anche e soprattutto il ceto medio. Siamo curiosi di vedere se le forze politiche che si sono battute per i presepi nelle scuole sosterranno la nostra battaglia per i presepi viventi, rappresentati dai nuclei familiari in carne e ossa. La nostra è una iniziativa progettata per offrire un futuro migliore alla nostra società e abbattere le disuguaglianze socio- economiche che attualmente sono troppo marcate. Emergono, infatti, chiari e inequivocabili segnali della progressiva difficoltà dei veneti a far fronte alle necessità del nucleo familiare, anche a causa di errate politiche sociali messe in atto dalla Regione Veneto; basti pensare alla percentuale di riduzione del contributo pro capite, dal 2006 al 2017, per la retta negli Asili Nido (- 49,28%). C’è bisogno di una manovra forte che offra garanzie di risorse a chi vuole formare una famiglia, a chi ha figli che studiano, a chi ha in carico persone anziane da accudire”. “Operazione Futuro – conclude Stefano Fracasso – prevede interventi a sostegno delle famiglie per 49 milioni di euro, che troveranno la necessaria copertura finanziaria tramite l’applicazione di una mini – addizionale che interesserà solo il 2% dei contribuenti veneti, ovvero più o meno 63 mila cittadini su un totale di circa 2 milioni e 669 mila corregionali contribuenti. Verrà applicata una aliquota al 1,38% solo per i redditi sopra i 75 mila euro l’anno, con un prelievo medio di circa 800 euro all’anno. D’altra parte, le audizioni con le parti sociali ci hanno chiaramente rappresentato le difficoltà che vivono le famiglie e ci hanno chiesto misure straordinarie. La nostra priorità è il futuro del Veneto”. Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Bruno Pigozzo, sottolinea come “riteniamo essere una priorità aiutare le famiglie venete in quanto ci troviamo di fronte a dati drammatici: calo delle nascite (nel 2016, 1.100 nati in meno rispetto al 2015, dati Istat), fuga all’estero dei giovani (oltre 5 mila nel 2016, rapporto Migrantes), oltre 4 mila sfratti nel 2015, 8% dei veneti in difficoltà nel pagamento dell’affitto (dati DEFR 2017), 100 mila famiglie che versano in condizioni di povertà, di cui 30 mila rientreranno nel REI – reddito di inclusione sociale – un crescente bisogno assistenziale per gli anziani (oltre 3 mila anziani senza impegnativa nei centri servizi). Proponiamo di stanziare 2 milioni di euro per 1.000 riduzioni di rette di asilo nido, con un contributo medio di 2 mila euro per figlio; di stanziare 6 milioni di euro per 6 mila contributi per riduzione dell’affitto, con un valore medio di 1.000 euro a famiglia. La Regione deve offrire pieno sostegno alle nostre famiglie. Per questo, ‘Operazione Futuro’ sarà strutturale e non solo una manovra una tantum”.

Così Claudio Sinigaglia: “Proponiamo di stanziare 18 milioni di euro per 1000 impegnative di residenzialità e 5 milioni per altrettante impegnative di cura domiciliare per anziani non autosufficienti e disabili, nonché di stanziare 12 milioni di euro per 10 mila contributi integrativi al reddito di inclusione sociale”.

Francesca Zottis: “Vogliamo aiutare i nostri giovani a poter studiare dove desiderano, stanziando 3 milioni di euro per 30 mila riduzioni di abbonamento TPL, con un contributo di 100 euro a studente”.

Orietta Salemi: “Riteniamo opportuno allargare il numero dei beneficiari delle borse di studio, stanziando 3 milioni di euro per 1.000 borse, con un valore medio di 3 mila euro per studente”.

Graziano Azzalin: “Con questa mini – addizionale vedremo chi è amico di tutti i veneti e chi, invece, sostiene solo pochi, i più abbienti. Vogliamo dare una chiara risposta a una inconfutabile emergenza sociale. La nostra non è una politica degli slogan, ma dei fatti. D’altra parte, l’addizionale che proponiamo noi avrà un impatto molto minore per le tasche dei cittadini veneti rispetto a quella che era stata prevista da Zaia per finanziare il completamento della Superstrada Pedemontana Veneta”.

Andrea Zanoni: “Si tratta di una manovra giusta ed equa che esenta 98 contribuenti veneti su 100”.

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