ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Corte Giustizia Europea bocca caccia in deroga del Veneto

Andrea Zanoni, candidato alle europee, interviene sul procedimento della Corte della Giustizia Europea contro il Veneto a causa della legge regionale sulla caccia in deroga agli uccelli protetti.Andrea Zanoni, candidato alle elezioni europee come indipendente nell’Italia dei Valori, interviene in merito alle dichiarazioni dell’europarlamentare vicentino Sergio Berlato sulla presunta legittimità della legge veneta sulla caccia agli uccelli insettivori.

“Ancora una volta l’europarlamentare Berlato spara a zero contro il sottoscritto – ha dichiarato Andrea Zanoni candidato indipendente con l’Italia dei Valori per le Elezioni Europee del prossimo 6 e 7 giugno – continuando con degli squallidi attacchi personali, evitando ad arte di parlare della grave situazione legale in cui si trova la nostra regione per le continue violazioni della Direttiva Comunitaria che tutela la fauna selvatica.

L’attuale legge regionale sulla caccia in deroga, la n.13 del 2008, grazie ad un mio ricorso del 19 agosto 2008, è stata oggetto di un’apertura di un ennesimo dossier per “cattivo recepimento dell’art.9 della direttiva nella regione Veneto”,  così come è scritto in una lettera che ho ricevuto dal capo della Direzione Ambiente della Commissione Europea, Julio Garcia Burgues, già lo scorso 22 dicembre 2008.

Ora grazie ai miei esposti la Commissione Europea a causa della  legge veneta sulla caccia ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia Europea per la violazione della Direttiva 409/79/CEE.

È evidente che gli attacchi di Berlato nei miei confronti derivino dalla preoccupazione per una mancata rielezione causata del fallimento della sua politica di estremismo venatorio per la caccia  agli uccelli insettivori protetti, come la Pispola, uccellino insettivoro utile all’agricoltura, caccia voluta con il pretesto dei fantomatici danni causati all’agricoltura.

Credo che Berlato, con lo stesso consigliere regionale Roberto Ciambetti candidato anch’esso alle europee, responsabili dell’approvazione della caccia in deroga agli uccelli protetti, dovrebbero essere chiamati a rispondere personalmente nel caso di pesanti multe da parte della Corte di Giustizia Europea.

È ora che i cittadini smettano di pagare di tasca propria per gli errori dei politici. Nel caso di elezione al parlamento europeo mi impegnerò affinché tutte le direttive comunitarie, relative a qualsiasi materia, vengano rispettate anche nella nostra regione”.

Email: zanoni@ecorete.it, Web: www.andreazanoni.it, Cell. 347/9385856

ALLEGATO: CACCIA – LEGGE VENETO, ITALIA DEFERITA A CORTE GIUSTIZIA UE

(ANSA) – BRUXELLES, 21 APR – Bruxelles ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia europea per le deroghe concesse dalla legge regionale del Veneto in materia di caccia. Lo hanno indicato all’Ansa fonti comunitarie precisando che la Commissione europea non considera quel regime di deroga in linea con quanto previsto dall’articolo 9 della direttiva europea del 1979 sulla conservazione degli uccelli selvatici. Nel mirino della Commissione europea e’ quindi finito il regime di deroga introdotto nella legge regionale n. 13 del 14 agosto 2008, che regola la stagione venatoria 2008-2009. Per i uffici del commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas, la legge non spiega i motivi specifici per cui le deroghe sono state introdotte, ne’ indica se soluzioni alternative erano state precedentemente verificate. Inoltre, precisano gli esperti, non rispetta tutti le condizioni previsti in caso di deroghe. La parola passa ora ai giudici della Corte di giustizia europea. (ANSA).

LEN 21/04/2009 19:21

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