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Conferenza pubblica sulla discarica Postumia 2 di Trevignano. Il sindaco di Trevignano parla da avvocato difensore della discarica e si dichiara non contrario al progetto.

Tutti i cittadini di Trevignano non la vogliono, tranne il Sindaco.

Si è svolta lunedì sera, 31 gennaio 2011  a Trevignano, a Villa Onigo, una conferenza pubblica sull’ampliamento della discarica Postumia 2 alla presenza di circa 150 persone. I tre relatori della serata, Franco Bonesso Sindaco di Trevignano, Enzo Fiorin Sindaco di Istrana e Fabrizio Maset – Controllore della discarica Geo Nova di Istrana per il comune, hanno presentato il progetto della discarica tentando ripetutamente, senza riuscirci, di sminuire tutti i gravi impatti ambientali dovuti al milione e mezzo di tonnellate di rifiuti previsto dal progetto. Dai tre non vi è stata alcuna risposta in merito ai problemi sollevati dai cittadini presenti, relativi a: sversamento di percolato riscontrato nella discarica dalla provincia il 3 novembre del 2010,  deprezzamento delle case dei residenti a causa della discarica, possibili contaminazioni della falda acquifera, 40 mezzi pesanti giornalieri in entrata carichi di rifiuti, mancato rispetto della legge in merito alle distanza minima di 150 metri tra abitazioni e discarica (le piu’ vicine si trovano a qualche decina di metri), mancanza di monitoraggio delle fibre di amianto (cancerogeno presente in grandi quantità nel sito), vasche di raccolta del percolato insufficienti, valori anomali di inquinanti presenti nella falda acquifera sottostante la discarica,  falda acquifera troppo vicina alla quota di stoccaggio dei rifiuti anche in considerazione dell’aumento della stessa registrato con le ultime alluvioni. Numerosi cittadini hanno evidenziato episodi, alcuni recentissimi, relativi a gravi fatti accaduti in discariche vicine, legalmente autorizzate, come il caso dei rifiuti cancerogeni rilevati dall’ARPAV alla Geo Nova di Istrana, il cancerogeno Bromacile rilevato nella discarica Tiretta di Paese, l’inquinamento dei pozzi di acqua potabile del comune di Quinto di Treviso a causa di quest’ultima discarica. “Autorizzare la discarica per  300.000 metri cubi di rifiuti, anziché il milione e mezzo richiesto,  come ha proposto il sindaco Fiorin di Istrana significa che oggi ti chiedono un dito e poi domani ti prendono una mano e se occorre anche un braccio arrivando all’obiettivo da loro voluto – ha commentato Andrea Zanoni presidente di Paeseambiente intervenuto nella conferenza, che ha aggiunto: “Con degli equilibrismi da maestro il sindaco Bonesso ha cercato in tutti i modi di sponsorizzare questo pericoloso progetto affermando quello che noi sospettavamo, ovvero che non è contrario a questa discarica, trovandosi spesso in grande imbarazzo di fronte alle piccanti e precise domande di decine di cittadini presenti all’incontro alle quali non ha dato risposta. Il titolare della discarica, presente alla conferenza a mio avviso è stato l’unico spettatore veramente soddisfatto perché si è trovato con tutti i tre relatori ergersi ad avvocati difensori della discarica.

L’evidente obiettivo degli organizzatori era quello di sminuire in tutti i modi la serie dei ben 26 rifiuti diversi per i quali viene chiesta l’autorizzazione.

Tra questi rifiuti vi è pure il famigerato codice CER 19 13 02, i fanghi provenienti dalle bonifiche dei terreni, un rifiuto che si trova in gran quantità nel sito SISAS nel milanese, sito dal quale provengono i rifiuti cancerogeni  rilevati la scorsa settimana dall’ARPAV a Istrana. La Postumia 2 ha una gran fretta in merito a questo rifiuto tant’è che ha chiesto alla Provincia di Treviso, già a ottobre, di poterlo smaltire.

Giova ricordare che il comune piemontese di Alice Castello ha recentemente alzato le barricate contro l’arrivo in una sua discarica del rifiuto CER 19 13 02 proveniente dalla bonifica SISAS,  bonifica che è stata oggetto dell’interessamento della Commissione sulle ecomafie.

Da questa conferenza abbiamo purtroppo capito che non tutti gli amministratori hanno a cuore il loro territorio, l’ambiente e i cittadini come capita invece nel Piemontese.

Non riesco a spiegarmi perché il sindaco Bonesso abbia scelto di stare dalla parte di Guidolin anziché dalla parte dei suoi cittadini, addirittura omettendo di presentare delle osservazioni alla Provincia come ha fatto invece  il sindaco di Istrana e noi”.

 

Gruppo Paeseambiente – 31038 Paese (TV) – Cell. 347/9385856 – Email: paeseambiente@ecorete.it

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