ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Comunicato stampa Zanoni (PD): “Prosecco e pesticidi, per il Tar l’autoregolamentazione dei produttori non vale. Zaia non ha più alibi: serve una legge regionale”

Venezia, 20 febbraio 2020

“Adesso anche il Tar mette la Regione ‘spalle al muro’: serve una legge per obbligare i viticoltori a non impiegare pesticidi nella coltivazione dell’uva per il Prosecco, l’autoregolamentazione dei produttori non può essere vincolante per tutti. Zaia abbandoni gli slogan e porti in aula un provvedimento entro la fine del mandato”. 

 

È quanto chiede Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, all’indomani della sentenza del Tar del Veneto, che ha di fatto bocciato il Protocollo viticolo ‘anti pesticidi’ di cui si è dotato il Consorzio di tutela del Conegliano Valdobbiadene Docg lo scorso anno. Secondo i giudici, infatti, non può assurgere al rango di fonte normativa a contenuto prescrittivo obbligatorio e non può neanche essere preso come base di riferimento per un atto ordinatorio di un’amministrazione pubblica.

 

“A ridosso delle elezioni il governatore si è scoperto ambientalista: ora – ironizza il vicepresidente della Seconda commissione – il Tribunale amministrativo gli dà una mano per portare a termine i buoni propositi. Non ha più scuse per delegare qualsiasi misura al senso di responsabilità dei produttori.

 

Da tempo chiediamo una legge regionale con regole certe e chiare, valide per tutti, in modo da evitare provvedimenti a macchia di leopardo inutili e inefficaci, gli effetti dannosi dei pesticidi non conoscono i confini amministrativi dei singoli Comuni.

 

La Lega però ha fatto finta di niente e ha respinto ogni nostra proposta dalle distanze minime di sicurezza per l’uso di pesticidi, la cui vendita continua a crescere, all’uniformità delle sanzioni.

 

Nel frattempo i vigneti sono aumentati a dismisura ovunque, una situazione di anarchia ingestibile”.

 

“La sentenza del Tar – sottolinea ancora Zanoni – porta anche una buona notizia, soprattutto per i genitori che hanno i figli all’asilo di San Giacomo a Veglia, che da oltre un anno si stanno battendo contro il vigneto sorto a pochi passi dalla scuola per l’infanzia. I giudici hanno infatti stabilito che senza un’apposita convenzione con il Comune, dovrà essere espiantato, a tutela dell’interesse generale della collettività.

 

È un precedente importante, arrivato anche grazie all’attività della precedente amministrazione a guida Pd, che chiama la Regione alle proprie responsabilità. Zaia abbandoni la propaganda e le chiacchiere; dimostri con i fatti di tutelare ambiente e salute dei veneti”.

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