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Centrale gas di Collalto (TV), l’Ue risponde a Zanoni: considerare il rischio terremoti

 Il Commissario Ue  all’Ambiente risponde all’interrogazione dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni sull’ampliamento dell’impianto di stoccaggio gas metano di Collalto: la nuova direttiva Seveso III prevede la prevenzione di tutte le possibili cause di incidenti tra cui terremoti e inondazioni. Zanoni: “Le autorità ne prendano atto e blocchino subito il progetto”.

 

“La direttiva 2012/18/UE (direttiva Seveso III) sul controllo dei pericoli di incidenti connessi con sostanze pericolose” che entrerà in vigore il 1° giugno 2015, precisa che “il gestore di un impianto di stoccaggio sotterraneo di gas metano rediga un rapporto di sicurezza che consenta di individuare situazioni nelle quali potrebbero verificarsi incidenti, compresa una sintesi delle potenziali cause” come “terremoti e inondazioni”. E’ la risposta del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik all’interrogazione dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, che, in nome del principio di precauzione, aveva invocato lo stop del progetto di ampliamento della struttura di stoccaggio gas metano a Collalto, nella provincia nord di Treviso.

 

Il Commissario Ue fa sapere che la direttiva Seveso III, che sostituirà la direttiva 96/82/CE (direttiva Seveso II), prevede che “in caso di modifiche ad un impianto che potrebbero portare al rischio di incidenti rilevanti, gli Stati membri devono garantire che le rispettive politiche di pianificazione territoriale prevedano procedure di consultazione atte ad agevolarne la prevenzione”. Insomma “nel caso in esame spetterebbe alle autorità nazionali competenti prendere una decisione motivata e basata sull’esito delle consultazioni del caso”.

 

“In nome del principio di precauzione sancito dall’articolo 191 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, avevo chiesto a Bruxelles di intercedere con le autorità locali per evitare conseguenze irreparabili nei comuni di Susegana, San Pietro di Feletto, Nervesa della Battaglia, Pieve di Soligo e Sernaglia – spiega l’eurodeputato – Adesso mi auguro che le autorità italiane prendano atto del fatto che la stessa nuova normativa europea, sia pur entrando in vigore nel 2015, invita a considerare i fattori sismici prima di dare il via a simili lavori di ampliamento. Pertanto invito il gestore dell’impianto e le autorità competenti a considerare tutti i potenziali rischi prima di avventurarsi in questo progetto di ampliamento che potrebbe costare caro all’ambiente e ai trevigiani della zona”.

 

NOTE

 

L’interrogazione riguarda il progetto di ampliamento (potenziamento della capacità di stoccaggio sino a 800 milioni di metri cubi di gas) dell’impianto sotterraneo di stoccaggio di metano denominato “Collalto Stoccaggio” che si estende per circa 90 chilometri quadrati sotto l’area indicata alla profondità di 1.200-1.400 metri sotto il livello del mare. Gli oppositori al progetto contestano tanto l’ampliamento dell’impianto quanto la sua stessa presenza, perché l’attività di stoccaggio di gas nel sottosuolo potrebbe causare sismicità indotta e/o accelerare eventi sismici di natura tettonica in un’area già a rischio (secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è presente una faglia attiva che può generare terremoti anche di grande intensità).

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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