ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Cave. Zanoni: “Un tentativo di ‘golpe’ vergognoso per affossare la programmazione regionale”.

“Con un colpo di mano, qualche componente della maggioranza che sostiene Zaia, ipersensibile alla lobby dei cavatori, voleva togliere dalle competenze della Regione il controllo di un settore attorno al quale ruotano interessi giganteschi, come quelli dei petrolieri del Texas. Lì c’è l’oro nero, qui invece c’è l’oro bianco della ghiaia. Sono 33 anni che il Veneto non riesce a dotarsi di un Piano Cave e dunque di una regolamentazione che non sia transitoria ed incompleta. Se non ci fosse stata l’opposizione e, per fortuna, un dissidio interno alla maggioranza, il ‘golpe’ sarebbe andato a segno, destinando alle Province la competenza programmatoria e affossando definitivamente ogni possibilità di varare il Piano regionale sulle attività di cava (PRAC). Tutto questo è vergognoso”.

Così il consigliere regionale del Pd e vice presidente della Commissione Ambiente, Andrea Zanoni, commenta e ricostruisce uno spezzone di dibattito sul riordino delle Province, facendo riferimento all’emendamento, poi ritirato, che prevedeva l’attribuzione delle funzioni di pianificazione delle cave alle Province, sottraendole di fatto alla Regione.

“E’ stato chiaramente il tentativo di fare l’ennesimo, probabilmente il più grande, regalo ai cavatori. Questo in perfetta linea di continuità con la delibera di Giunta (VEDI ALLEGATO) che poche settimane fa ha ridotto del 50% il canone per l’estrazione di inerti. Mi piacerebbe proprio sapere chi ha avuto la sfacciataggine di presentare, sotto dettatura dei cavatori, questo emendamento. Se fosse passato sarebbero finiti in fumo centinaia di incontri, osservazioni ed audizioni che hanno avuto per protagonisti sindaci, associazioni, categorie e privati, impegnati nel lavoro di definizione del Piano Cave. Un provvedimento che, alla luce di questi segnali allarmanti di pressing lobbistico, va approvato al più presto. E’ l’unico modo – conclude Zanoni – per liberarsi da questa morsa ed attuare finalmente una politica ed un controllo a tutela degli interessi comuni e non di una lobby di potenti”.

28 ottobre 2015

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