Dopo gli ultimi ritrovamenti di tracce di carne equina in prodotti a base di carne di manzo in due supermercati italiani e nelle polpette Ikea, Zanoni invita le autorità ad andare avanti con i controlli in tutti i 27 Paesi Ue. “Paura per i farmaci usati per i cavalli da corsa”. “Ripensare i consumi di carne europei oggi insostenibili”
“Gli ultimi ritrovamenti di carne equina nei prodotti a base di carne di bovino in un supermercato di Brescia e di Verona, nonché nelle polpette preparate in Svezia per il gruppo Ikea in Repubblica Ceca, mostrano quanto l’intero mercato della carne e dei prodotti contenti carne sia diventato schizofrenico e a tratti fuori controllo”. Lo dice Andrea Zanoni, eurodeputato e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo. “Adesso aspettiamo l’esito dei 2500 controlli chiesti e finanziati al 75 per cento dalla Commissione europea. Occhi puntati soprattutto sulle eventuali tracce di fenilbutazione, un potente antinfiammatorio utilizzato come analgesico nei cavalli da corsa che potrebbero essere finiti illegalmente nel mercato della carne destinata al consumo”.
“Senza fare troppo allarmismo, questo scandalo deve farci riflettere sulle dimensioni spropositate e perciò soggette a simili terremoti che ha raggiunto il mercato della carne in Europa – attacca Zanoni – L’eccessivo consumo e quindi di bisogno produttivo, incentiva scarsa qualità e controlli carenti fino ad arrivare a truffe come queste che mettono a rischio la salute del cittadino consumatore”.
Il 18 febbraio scorso Zanoni ha attirato l’attenzione della Direttrice generale della Direzione “Salute e consumatori” della Commissione europea, Paola Testori Coggi, su tre aspetti fondamentali di questo scandalo: “La sicurezza alimentare minacciata dal sospetto che queste carni contenessero sostanze pericolose, il diritto sacrosanto dei consumatori a sapere cosa mangiano. E infine l’orrida sensazioni di chi ha scoperto di aver mangiato carne di quello che nel suo Paese è considerato un animale da affezione, come i cavalli per gli inglesi” (VIDEO).
“Mi auguro che questo scandalo, al di là dei controlli che Bruxelles ha prontamente organizzato, sia l’occasione buona da una parte per rivedere la normativa sulle carni e i loro prodotti, come una completa tracciabilità e indicazioni esaustive in etichetta, e dall’altra di riflettere sull’eccessivo consumo di carne da parte di buona parte dei cittadini europei, arrivato ad un livello insostenibile dal punto di vista produttivo, salutista, etico e ambientale”, conclude l’eurodeputato.
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