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ZANONI

Consigliere Regionale

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Cani randagi: in Sicilia no alle stragi, sì all’applicazione della legge

Andrea Zanoni, candidato alle europee, interviene sulla mobilitazione delle associazioni animaliste per scongiurare l’uccisione dei cani in Sicilia e per l’applicazione della legge sul randagismo.

Andrea Zanoni, candidato alle elezioni europee come indipendente nell’Italia dei Valori, interviene in merito alle uccisioni dei cani randagi in Sicilia dando il massimo sostegno alle iniziative delle associazioni animaliste.

Il 9 maggio in Piazza Apostoli a Roma  dalle 13.00 alle 17.00 ci sarà una manifestazione nazionale per la difesa dei cani randagi oggetto da alcune settimane di tiro a segno da parte di alcune amministrazioni comunali del sud.

La legge sul randagismo obbliga le amministrazioni comunali a dotarsi di un rifugio comunale per cani e prevede delle sovvenzioni regionali con fondi finalizzati alla sterilizzazione, al censimento, al monitoraggio degli animali presenti sul territorio.

Accade che alcuni sindaci invece di applicare la legge promuovono delle ordinanze per l’uccisione dei cani randagi del proprio territorio in violazione della legge.

Gli  incidenti, anche gravissimi, accaduti lo scorso mese, che hanno portato addirittura alla morte di un bambino, sono da imputarsi alla mancata applicazione della L.281/1991 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” ; ci sono delle gravissime responsabilità in particolare da parte di certi sindaci che devono essere portate alla luce.

 Quante vittime dovranno ancora esserci prima che le amministrazioni comunali e le ASL si decidano a rispettare la legge quadro 281/1991 sul randagismo? – si chiede Andrea Zanoni candidato indipendente con l’Italia dei Valori per le Elezioni Europee del prossimo 6 e 7 giugno – Ci sono delle gravissime responsabilità da parte delle autorità pubbliche per la mancata applicazione della legge che prevede la prevenzione del randagismo, ecco perché merita pieno appoggio la manifestazione nazionale indetta dalla Lega Italiana dei Diritti degli Animali (LIDA) alla quale hanno aderito ben 44 tra associazioni e gruppi animalisti vari.

Altrettanto appoggio meritano le richieste avanzate con la petizione popolare promossa dalla LIDA come l’applicazione della legge sul randagismo, il controllo delle spese dei comuni destinate al randagismo, il sequestro dei canili lager.

Auspico che la magistratura intervenga al più presto per individuare i responsabili delle gravi omissioni nell’applicazione della legge sul randagismo causa di gravissimi incidenti.

Mi impegno qualora venissi eletto ad intervenire affinché in Sicilia ed anche nel resto d’Europa non accadano più questi terribili episodi”

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