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Caccia in deroga, Formigoni si ritira, Zaia cosa fa?

Roberto Formigoni scrive al Consiglio regionale della Lombardia: Niente caccia in deroga o arrivano le sanzioni. Andrea Zanoni (IdV): “Adesso Zaia segua l’esempio del collega lombardo, altrimenti le multe dell’Europa le pagheranno lui e Stival”

 
“Invito il Governatore del Veneto Luca Zaia a fare come il suo collega lombardo Roberto Formigoni ovvero un sonoro passo indietro sulla caccia in deroga. In caso contrario lui e il suo compagno Stival dovranno pagare insieme agli altri assessori della Giunta veneta di tasca loro le sanzioni che arriveranno dall’Europa”. E’ l’invito di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, alle autorità venete in seguito al dietrofront di Formigoni che ha scritto al presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti chiedendogli di buttare nel cestino i progetti di legge sulla caccia in deroga 2012-2013 perché presenta, come si legge nella lettera, “gravi vizi di illegittimità già più volte riscontrati, tanto alla normativa comunitaria quanto all’ordinamento interno”. “Formigoni, almeno per una volta, ha fatto una scelta saggia. Adesso tocca a Zaia fare un passo indietro sulla caccia in deroga se non vuole che la Corte dei Conti bussi alla sua porta”.

“Risulta ormai assodato che il ricorso allo strumento legislativo (della deroga, nda) costituisce di per se una violazione dell’ordinamento comunitario, oltre che si quello costituzionale – si legge nella missiva – Tale iniziativa contravviene al principio di leale collaborazione con la Commissione europea, avanti la quale risulta ancora aperta l’infrazione in materia”. Formigoni poi va avanti: “Ritengo pertanto indispensabile richiamare la Tua attenzione sulle gravissime conseguenze pecuniarie. Faccio riferimento in particolare alla nota inviata in data 25.05.2012 al Ministro dell’ambiente Clini dal Commissario europeo Potocnik“. E poi ancora: “Nella concreta prospettiva di condanna con annessa sanzione pecuniaria, vi sarebbero i presupposti per un’azione di rivalsa da parte dello Stato nei confronti di Regione Lombardia con notevole impatto sul bilancio di quest’ultima e conseguentemente su tutti i cittadini lombardi”.

 

“Formigoni ha capito che se la Lombardia va avanti con la caccia in deroga quest’anno arrivano le sanzioni. Mi auguro che Zaia non faccia per l’ennesima volta orecchie da mercante e capisca una volta per tutte che la caccia in deroga è illegale in Europa come in Italia – attacca Zanoni – A Zaia e Stival ricordo che sono appena stato a colloquio con il procuratore della Corte dei Conti di Venezia, il quale mi ha confermato che nel caso di danno erariale si possono determinare responsabilità personali e che esiste un precedente che risale a circa 15 anni fa e che riguarda proprio l’allora assessore alla caccia del Veneto Luciano Falcier condannato a pagare per uno spot sulla fauna selvatica costato alle casse della regione 500 milio di vecchie lire”. “Farò tutto il possibile affinché, in caso di sanzioni, a pagare siano solo i diretti responsabili della caccia in deroga e non i contribuenti italiani”, conclude l’eurodeputato.

 
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