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Caccia: i cacciatori spesso violano le distanze di sicurezza

Da tutta la Marca arrivano segnalazioni di cacciatori che non rispettano le distanze di sicurezza da case e strade.

La LAC  darà assistenza legale gratuita a tutti coloro che vogliono denunciare ogni sopruso e violazione della legge.

Domenica 20 settembre si è aperta la caccia e già fioccano le segnalazioni di cittadini che lamentano numerose violazione della legge sulla caccia da parte di troppi cacciatori.

A Scomigo di Conegliano (TV) la signora R.Z., residente in via Caldregna, ha denunciato il mancato rispetto delle distanze dalle case ritrovandosi un cane dacaccia in cerca di prede addirittura sul porticato della sua abitazione; la signora ha fatto intervenire i Carabinieri che hanno identificato il cacciatore.

Domenica mattina 20 settembre a Breda di Piave (TV) la signora C.C., residente in via Faoride, ha denunciato alla LAC di aver subito sulla propria casa una pioggia di pallini esplosi da un fucile di un cacciatore, ciò dimostra la violazione della legge che prevede una distanza minima di 150 metri da case e fabbriche.

Domenica pomeriggio, alle 15.00,  ad Albina di Gaiarine (TV) due cacciatori hanno esploso tre fucilate addirittura a soli tre/quattro metri di distanza da un capannone ed ad una settantina di metri dall’abitazione del signor R.D., residente in via Roncat, ciò ha provocato grande spavento in tutte le famiglie residenti nel borgo. Oltre alla violazione della legge sulla caccia per il mancato rispetto delle distanze minime dai fabbricati in questo caso c’è la violazione dell’articolo 703 del codice penale per “esplosioni pericolose”.

A Castella di Ciano del Montello, nel comune di Crocetta del Montello (TV) il signor F.M. ha individuato un cacciatore che aveva liberato i suoi tre cani da caccia all’interno di una zona protetta con l’intento di farvi uscire delle lepri per poi abbatterle. Un comportamento molto scorretto oltre che vietato dalle legge sulla caccia e sanzionato penalmente.

«Purtroppo ci sono ancora troppi cacciatori» ha dichiarato Andrea Zanoni presidente della Lega per l’Abolizione della Caccia del Veneto «che violano le norme più elementari previste dalla legge sulla caccia. Ciò può comportare seri rischi per chi vive o vuole trascorrere qualche ora in campagna o collina. Invitiamo tutti coloro che dovessero rilevare situazioni di illegalità a segnalarci i fatti chiamando il 347/9385856 in ore pasti o scrivendo una mail a lacveneto@ecorete.it o una lettera a LAC Sezione Veneto via Cadore, n.15/C int.1 – 31100 TREVISO. Con l’aiuto dei propri legali, la LAC offre un servizio gratuito di stesura delle querele per i danni subiti.»

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