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ZANONI

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Caccia – Zanoni (PD): “Falconeria: legge a rischio incostituzionalità e che introduce inutili privilegi, oltre a minacciare la fauna selvatica”

Venezia 29 gen. 2019 –      “Approvata una norma che introduce una grave deregulation ed inutili privilegi, con profili di incostituzionalità. Evidentemente i colleghi della Lega vogliono iniziare l’anno con l’ennesima impugnativa che andrà a gravare sulle tasche dei contribuenti”. È quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, a proposito della nuova legge sulla falconeria, passata oggi in aula con il voto contrario del PD  (29 sì, 12 no e un astenuto). “Andiamo incontro a una deregulation assoluta che interessa un numero esiguo di addetti, appena 47 in Veneto, regalandogli dei privilegi ingiustificati rispetto ai cacciatori che pure sono assai tutelati dalla Regione.

Vengono allargate a dismisura le maglie per le attività di allenamento e addestramento, sia per quanto riguarda i luoghi introducendo un numero illimitato di aree dove addestrare i falchi sia dal punto di vista temporale poiché saranno permesse tutto l’anno. Di fatto è nato oggi il ‘nomadismo dei falconieri’. La maggioranza – prosegue Zanoni – ha incomprensibilmente bocciato gli emendamenti che prevedevano che i falconieri dovessero chiedere l’autorizzazione agli Ambiti territoriali di caccia o alle Riserve alpine dove si va a svolgere queste attività, così come l’emendamento che affidava la vigilanza a tutti gli organismi previsti dalla legge nazionale sulla caccia ora limitati alle sole guardie provinciali.

Bocciati, inoltre, gli emendamenti che prevedevano il divieto di allenare e addestrare i falchi nelle aree protette come i Parchi  regionali, le Oasi naturali, le zone di ripopolamento e cattura: peccato perché un falco a differenza di un cacciatore col fucile non può e non sa distinguere una preda selvatica da una di allevamento oppure una specie cacciabile da una protetta o rara e in via di estinzione. Credo che questa legge sarà un boomerang per la Lega, notoriamente il partito più filo-venatorio del Veneto in compagnia di Fratelli d’Italia, perché prima o poi i cacciatori si accorgeranno di tutti i privilegi concessi ai falconieri che già da 19 anni comunque potevano svolgere questa attività con regole sicuramente più serie di quelle oggi approvate.

È un provvedimento sbagliato – conclude Zanoni – che va contro la norma statale e le Direttive UE ‘Uccelli’ e ‘Habitat’ che tutelano la fauna selvatica, nell’interesse di tutti i cittadini. E che se il governo agirà con correttezza sarà certamente impugnato”.

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