ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

Cerca

Autonomia – Zanoni (PD): “Zaia propone l’autonomia per tutti ma così condanna quella veneta alle Calende greche, troppe le promesse non mantenute.”

Venezia, 24 feb. 2019 – “Le dichiarazioni di Zaia sull’autonomia assumono sempre più un sapore carnevalesco, soprattutto con l’ultima sparata dell’autonomia per tutte le 15 regioni a statuto ordinario” è il commento del Consigliere regionale Andrea Zanoni dopo l’ultima dichiarazione a sorpresa del Governatore del Veneto.

“Si sa che di promesse non mantenute sull’autonomia Zaia e la Lega ne hanno fatto sin troppe, – osserva il consigliere Zanoni –  vediamole: Prima): 15 settembre 2018 – Erika Stefani “Autonomia entro il 22 ottobre 2018”; Seconda) 21 ottobre 2018 – Zaia “Senza autonomia andiamo in piazza”; Terza) 26 ottobre 2018 – Salvini “Autonomia entro l’autunno”; Quarta) 22 dicembre 2018 – Conte, Salvini, Stefani “Si firma l’autonomia entro il 15 febbraio”; Quinta) 30 dicembre 2018 – Salvini “Intesa il 21 marzo su tutte le materie”; Sesta) 9 febbraio 2019 – Salvini “Entro questa primavera”; Settima) 23 febbraio 2019 – Salvini “Entro l’anno”, sarà la volta buona?”.

“Zaia evidentemente ha capito che il Salvini della nuova Lega Nord/Centro/Sud per non scontentare nessuno, l’Autonomia proprio non la vuole concretizzare – continua Zanoni – e perciò ora gioca l’ultima carta che gli era possibile, quella dell’autonomia a tutti, che tradotto per l’autonomia del Veneto significa andare alle Calende greche; così la colpa del mancato obiettivo non sarà più della Lega e del suo capo Salvini ma delle altre regioni brutte e cattive che non si mettono d’accordo.

E intanto Zaia, così facendo tira a campare, memore evidentemente della massima che gira tra gli avvocati “Causa che pende, causa che rende”. Così facendo, con i mesi che passano anzi gli anni, riesce in un secondo intento quello di far dimenticare l’altra grande promessa non mantenuta del referendum: i 9/10 di tasse trattenuti in Veneto come accade per le Province di Trento e Bolzano.”

“I veneti operosi, che pagano le tasse, che hanno creduto nell’autonomia e alle promesse di Zaia, – conclude Zanoni – considerati anche i 16 milioni di euro dei contribuenti spesi per il referendum del 22 ottobre 2017, dopo questa presa in giro di Zaia e Salvini  hanno tutto il diritto di essere imbufaliti, speriamo che la lezione insegni qualcosa anche perché dal 28 febbraio 2018 quando è stata firmata la pre-intesa sull’autonomia con Gentiloni e il sottosegretario Bressa poco in più si è fatto.”

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa