ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Approvata a Bruxelles la relazione sulle frodi nella catena alimentare

La Commissione ENVI ha approvato la Proposta di Risoluzione del Parlamento europeo sulla “Crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo”. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «La salute dei cittadini è troppo spesso messa in pericolo da faccendieri senza scrupoli che, per speculare, si cimentano nelle più ingegnose frodi alimentari. La Commissione ENVI con il voto di oggi ha iniziato a mettere la parola fine a commerci illeciti assicurando più tutela per i cittadini europei»

 

Mercoledì 27 novembre 2013, la Commissione ENVI Ambiente Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare è stata impegnata a votare la Proposta di Risoluzione del Parlamento europeo sulla “Crisi alimentare, le frodi nella catena alimentare e il loro controllo”. L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione al Parlamento europeo ha sottolineato l’importanza del documento approvato con 58 voti favorevoli, nessun contrario e nessun astenuto, frutto di un lungo e impegnativo lavoro: «Si tratta di una relazione   fondamentale per la salute pubblica che andrà a colmare gravi vuoti normativi assicurando maggiore tutela ai cittadini».

 

La Commissione ENVI è partita dalla considerazione che l’Ue non ha una definizione generalmente riconosciuta di frode alimentare e che l’unica linea guida generale è contenuta nel Regolamento CE 178/2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, in cui si afferma semplicemente che l’etichettatura, la pubblicità, la presentazione e il confezionamento “non devono trarre in inganno i consumatori”, applicazione che varia sensibilmente fra gli Stati membri, con controlli estremamente limitati.

 

Il documento approvato ha stabilito, in primis, la necessità di disporre di un quadro più chiaro riguardante l’entità, l’incidenza e gli elementi dei casi di frode alimentare nell’Ue, invitando la Commissione e gli Stati membri a raccogliere sistematicamente dati sui casi di frode e a scambiare le migliori prassi per individuare e contrastare la frode alimentare.

 

Con il voto in Commissione ENVI si è stabilita la priorità di una definizione comune, essenziale per lo sviluppo di un approccio europeo alla lotta alla frode alimentare. È fondamentale arrivare all’adozione di una definizione armonizzata tra gli Stati membri degli elementi come la non conformità con la legislazione alimentare e/o l’inganno ai danni del consumatore, l’intento e il  profitto economico. Il tutto precisando anche il ruolo dei commercianti e il quadro normativo applicabile alle vendite tra aziende.

 

Primo passo sarà l’istituzione di un gruppo di lavoro per contrastare la frode alimentare, riconoscendo gli sforzi compiuti da Europol e ampliando l’ambito degli audit dell’Ufficio alimentare e veterinario (UAV) in modo da includere la frode alimentare, attualmente esclusa, con la possibilità di ispezioni senza preavviso.

 

«Le frodi alimentari sono diventate un problema diffuso e sentito che ha spinto la Commissione a lavorare per una proposta che metta fine a casi che hanno avuto ripercussioni sulla catena alimentare dell’Ue – ha affermato Zanoni – Basti pensare alla commercializzazione di uova comuni come biologiche e allo scandalo della carne di cavallo venduta come carne bovina. Con il voto espresso in Commissione ENVI si va verso la difesa della salute a 360 gradi, con controlli che dovranno riguardare tutta la filiera alimentare in ugual modo e misura in tutti i 28 Stati membri»

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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