La Commissione ENVI ha approvato la Proposta di Risoluzione del Parlamento europeo sulla nuova “Strategia europea per i rifiuti di plastica nell’ambiente”. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Si va finalmente verso la revisione di norme ormai vetuste, che devono essere adattate alle attuali realtà produttive. In Commissione abbiamo scritto una pagina fondamentale di rispetto ambientale iniziando a mettere la parola fine ad un’epoca»
Mercoledì 27 novembre 2013, la Commissione ENVI Ambiente Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare ha votato la nuova “Strategia europea per i rifiuti di plastica nell’ambiente con 60 voti favorevoli e un solo contrario”. L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione al Parlamento europeo ha sottolineato l’importanza della proposta di risoluzione, frutto di un lungo e impegnativo lavoro: «Si tratta di un documento di fondamentale importanza per il futuro ambientale dell’Unione, con al centro l’impegno di rendere realtà gli imperativi di riciclare la plastica e andare verso la dismissione delle discariche».
In primo piano, nella Proposta di Risoluzione del Parlamento europeo c’è la creazione di un Libro Verde con il quale la Commissione ENVI ha riconosciuto la necessità di una normativa dell’UE specifica per i rifiuti di plastica e la rigorosa attuazione delle leggi attuali, che rappresentano un’opportunità per puntare a un’armonizzazione normativa.
Secondo la Commissione ENVI, l’impatto ambientale della plastica è ancora sottostimato. Circa il 40% dei rifiuti proviene dagli imballaggi e senza una revisione della Direttiva in materia, risalente ormai al 1994, non si è in grado di affrontare il problema. La Relazione approvata punta, quindi, al prevedere norme sulla progettazione ecologica che consentano la raccolta e la cernita dei rifiuti per un riciclaggio efficiente, utilizzando nuove tecnologie come infrarossi ed etichettature specifiche e materiali riciclabili.
I consumatori devono essere in grado di sapere se la plastica che acquistano è riciclabile, compostabile, biodegradabile o recuperabile, al fine di facilitare il processo di cernita. Con queste premesse si riuscirà, secondo la Commissione, a creare una gerarchia dei rifiuti: attraverso il riciclaggio vi può essere il riutilizzo della plastica in molti settori industriali. Nel documento elaborato nel rispetto dell’ambiente, le discariche non dovrebbero nemmeno essere prese in considerazione nel trattamento dei rifiuti di plastica. Anzi si ipotizza l’adozione della data definitiva per la loro messa al bando nel 2020.
«In Commissione ENVI abbiamo voltato pagina con una decisione importantissima del Parlamento europeo – ha affermato Zanoni – È stato abbracciato un modo nuovo di considerare la plastica, trattandola come una risorsa che va riciclata e mai più bruciata. Finalmente si impone il riutilizzo di un materiale altamente inquinante e ci si spinge verso la produzione di imballaggi biodegradabili. Con l’approvazione del fondamentale documento è iniziata la fine dell’epoca che ha visto generazioni utilizzare sacchetti e borse di plastica senza rendersi conto della loro pericolosità per l’ambiente».
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