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Ambiente: Zanoni e Fracasso (PD): “Contratti di fiume: la Regione ritiri la delibera e faccia un nuovo bando per garantire una reale partecipazione con criteri equi e trasparenti”

“È assurdo concedere appena quattordici giorni per concorrere ad un bando con finanziamenti importanti, 70mila euro complessivi, come quello per i Contratti di fiume. La Giunta ritiri la deliberazione e riapra i termini per consentire a tutti i soggetti interessati di partecipare”. Questa la richiesta avanzata dai consiglieri regionali del Partito Democratico Andrea Zanoni e Stefano Fracasso, che hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata in ordine alla D.G.R. n. 1432 del 15.09.2016, prendendo spunto dalle proteste avanzate dalle associazioni aderenti al Forum per il Contratto di fiume Marzenego- Osellino.

“La domanda di contributo va presentata entro quattordici giorni dalla pubblicazione del bando sul BUR – sottolineano Zanoni e Fracasso – ovvero domani 30 settembre 2016, corredata dalle fatture già emesse o dalla documentazione delle spese sostenute a partire dal primo ottobre 2015”. E’ evidente- incalzano i consiglieri PD- che i tempi sono troppo ristretti per prepararsi adeguatamente. Inoltre, resterebbe escluso chi ha già ricevuto finanziamenti”.

“Si tratta di un criterio sbagliato – affermano Zanoni e Fracasso – poiché la Deliberazione di Giunta del 2013 non ha assegnato ai diversi Contratti di fiume già attivati gli stessi importi. Al di là di questo aspetto, la Regione dovrebbe comunque premiare il merito e la qualità, valutando l’enorme lavoro già realizzato, i dati sulla partecipazione e sulla visibilità conseguiti”. I criteri di accesso al contributo – argomentano i consiglieri regionali – sono stati adottati senza tenere conto delle istanze del territorio e senza il parere del Tavolo regionale di coordinamento dei Contratti di fiume del Veneto, che al momento è del tutto privo delle rappresentanze socio-economiche, che dovrebbero essere il lievito dei processi di democrazia diretta”.

“Per questo motivo – concludono Zanoni e Fracasso – chiediamo alla Giunta regionale di ritirare la deliberazione e di approvarne una nuova, formulando criteri che premino la qualità e incentivino l’attivazione di nuovi processi decisionali, autenticamente partecipativi e rispettosi dei previsti requisiti qualitativi di base”.

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