“Ancora un incidente al Petrolchimico di Marghera, con un blocco all’impianto Versalis. Già lo scorso agosto si era verificato un episodio simile: quali misure di prevenzione sono state prese da Eni per evitare ingenti emissioni inquinanti nell’atmosfera e quali dalla Ulss per tutelare i residenti e come mai non sono scattate le sirene di avvertimento?”. A chiederlo è il Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, primo firmatario di un’interrogazione sottoscritta dai colleghi Bruno Pigozzo e Francesca Zottis, dopo l’episodio accaduto martedì pomeriggio.
“Mentre attraversavo il Ponte della Libertà ho visto due fiamme altissime e il relativo fumo provenienti dalla Versalis di Porto Marghera: è il sistema di sicurezza che viene azionato dai responsabili dell’impianto in caso di malfunzionamenti per evitare la dispersione in atmosfera di gas potenzialmente pericolosi che invece vengono sottoposti a combustione” rammenta il Vicepresidente della commissione Ambiente richiamando l’attenzione della Regione su Eni.
“L’azienda deve attuare gli impegni presi e messi nero su bianco, programmando urgentemente la manutenzione straordinaria al cracking. Occorre inoltre un check up completo del sistema di produzione per evitare ogni tipo di rischio”.
“Ma la Regione è a conoscenza dei piani di manutenzione di questi impianti e i rischi connessi al ritardo del loro ammodernamento? È inaccettabile che le sirene di avvertimento, ancora una volta, non siano scattate. Non possiamo limitarci alle generiche rassicurazioni dell’assessore Bottacin – conclude Zanoni – i cittadini di Marghera, Venezia, Mestre e di tutta la Riviera del Brenta hanno diritto di sapere quale e quanto materiale è stato bruciato e, soprattutto, quante tonnellate di polveri sottili e altri composti hanno inquinato l’aria che respirano ogni giorno”