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Ambiente – Zanoni (PD), Guarda (AMP) e Bartelle (IIC): “Il lupo è salvo e anche il buon senso. Niente abbattimenti, il Pdl torna in Commissione dove verrà affossato”

Venezia, 27 mar. 2019 – “L’abbattimento del lupo va in archivio. Il rinvio in Commissione è l’anticamera dell’affossamento: di questo provvedimento ingiusto, sbagliato e incostituzionale probabilmente non sentiremo più parlare”. Sono le affermazioni dei Consiglieri Andrea Zanoni (Partito Democratico), Cristina Guarda (AMP) e Patrizia Bartelle (Italia In Comune) dell’Intergruppo per il benessere e la conservazione degli animali e della natura dopo che il Pdl, all’ordine del giorno nella seduta odierna, è stato rimandato in Commissione, mentre un mese fa la discussione era stata rinviata. “Allora, però, la giustificazione era l’assenza del relatore, il capogruppo della Lega Finco. Adesso, invece, la retromarcia è evidente.

 

La mobilitazione di associazioni, cittadini che hanno manifestato anche davanti a Palazzo Ferro Fini, oltre a inviare migliaia di mail, ha avuto la meglio. E vogliamo ringraziarli”.

 

“Finalmente la maggioranza si è resa conto che è rischioso approvare una legge identica a quella già impugnata dal loro stesso Governo, Lega-Cinque Stelle, proposta dalle Province autonome di Trento e Bolzano – sottolineano Zanoni, Guarda e Bartelle – la maggioranza a trazione leghista, dopo essere stata a lungo latitante nell’affrontare il problema delle predazioni, aveva scelto la strada più facile, proponendo soluzioni standardizzate per tutti gli allevatori veneti, ignorando completamente la grande diversità morfologica dei territori e delle comunità con le proprie abitudini e opportunità.

 

Non servono soluzioni bandiera, ma aiuti veri. In Veneto i lupi sono meno di 100 – aggiungono i tre consiglieri – le predazioni vanno contrastate con la sinergica messa in atto sistemi di prevenzione studiati appositamente per ogni singolo appezzamento e mandria, dalle reti elettrificate ai cani pastori addestrati allo scopo, fino alle oltre 20 azioni mai realmente attivate con concretezza in Veneto. I fondi europei ci sono, bisogna andare in quella direzione anziché gettare benzina sul fuoco e scatenare pericolose reazioni come il bracconaggio. In Veneto c’è spazio per gli allevatori e gli animali da reddito in alpeggio, per gli amanti della montagna e dell’escursionismo sostenibile e anche per i lupi.

 

Se la convivenza riesce nel Parco Nazionale d’Abruzzo o in Trentino, dove i progetti sono stati strutturati con certosina precisione  sulle esigenze e caratteristiche del territorio, e i lupi sono centinaia, a maggior ragione è possibile qua, dove gli esemplari sono infinitamente molti di meno”.

 

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