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Ambiente – Zanoni (PD) e Guarda (AMP): “Pfas, bene la modifica al Piano di tutela delle acque. Ma si interviene su problemi che erano stati segnalati cinque anni fa”

“Con la modifica al Piano di tutela delle acque qualcosa comincia a muoversi, finalmente, nel contrasto ai Pfas. Peccato che si chiuda la stalla quando i buoi sono scappati”. Ad affermarlo sono i consiglieri Andrea Zanoni (Pd) e Cristina Guarda (AMP) a proposito dell’articolo 11 del Pta ‘Adempimenti finalizzati alla riduzione o alla eliminazione delle sostanze pericolose’ a cui è stato aggiunto un nuovo comma, il 9, con il voto favorevole anche di PD e Lista Moretti.

“Anche se Pfas e Miteni non vengono mai citati, il riferimento è abbastanza esplicito – spiegano i due consiglieri – Si parla infatti del dovere di rimozione o delocalizzazione in aree meno a rischio, nel minor tempo possibile, di impianti e siti potenzialmente contaminati o contaminanti. Un passo in avanti, ma questo doveva essere fatto prima, non appena venne individuato il problema dall’Istituto di ricerca sulle acque-CNR: era ancora il 2012”, affermano Zanoni e Guarda.

“Le occasioni per intervenire ci sarebbero anche state, visto che da quando è stato approvato, nel 2009, l’articolo sugli adempimenti è già stato modificato sette volte; ciò dimostra che non si hanno le idee ben chiare su come ridurre o eliminare contaminazioni del territorio a causa delle sostanze pericolose. Questa norma, comunque, potrebbe aiutare le autorità locali, soprattutto i Comuni, a intervenire con un minimo di basi giuridiche a supporto”.

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