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Ambiente – Pigozzo, Zottis, Zanoni (PD) e Ruzzante (Gruppo misto-MDP): “Vallone Moranzani, la Regione non trovi scuse e stanzi subito le risorse necessarie per la riqualificazione dell’area”

Dopo il sopralluogo di sabato scorso e l’incontro con i cittadini della Municipalità di Marghera il Partito Democratico torna a sollecitare la Regione sul rispetto di tutti gli impegni previsti nell’Accordo di programma Moranzani, siglato ormai nel 2008. “Come annunciato nel corso della visita, abbiamo presentato una mozione in Consiglio: non esiste che Zaia e la sua Giunta decidano di rinviare tutto, facendo pagare i propri errori ai cittadini e all’ambiente”, dicono Bruno Pigozzo, Francesca Zottis, Andrea Zanoni (PD) e Piero Ruzzante (Gruppo misto-MDP).

“L’Accordo non può essere fermato a tempo indeterminato, poiché prevede una serie di importanti interventi di riqualificazione nell’area di Malcontenta, come opere di compensazione per il conferimento di fanghi di scavo dei canali del porti di Venezia, una volta depurati – spiegano gli esponenti di opposizione – Nella variante al Progetto integrato Fusina (Pif) sono infatti compresi il recupero ambientale di vecchie discariche per i rifiuti speciali a Moranzani, l’interramento di quattro elettrodotti, la realizzazione di rotatorie per migliorare la viabilità della zona, interventi sulla rete idraulica del bacino Lusore, la bonifica di altre discariche dismesse, la realizzazione di un parco urbano a ridosso dell’abitato di Malcontenta e una nuova cintura verde nel quadrante sud occidentale di Marghera. Al momento, però, tutto è bloccato”.

“Già in Consiglio, durante la discussione sul collegato al Bilancio, avevamo espresso la nostra contrarietà allo stanziamento di 56 milioni per salvare l’impianto di depurazione della Sifa a Fusina, sottraendoli dalla Legge speciale per Venezia. L’appropriatezza di questa operazione non ci convince e stiamo valutando la legittimità della delibera di Giunta. Anche perché l’Accordo transattivo e modificativo mette in stand by le opere complementari, subordinandole al Piano economico di Sifa, con il rischio che lo stop duri fino al 2041, quando scadrà a gestione della concessione del Piano integrato di Fusina”, ricordano i quattro consiglieri.

“Questo è un pasticcio tutto della Regione, che ha stipulato un contratto capestro per il project financing. Ma se i conti non tornano la colpa, e gli effetti, non possono essere scaricati sugli abitanti di Malcontenta e Marghera. Queste opere sono assolutamente necessarie, perciò la Giunta rimedi ai propri errori e provveda prima possibile a stanziare di nuovo tutti i finanziamenti necessari”.

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