ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Allevamento lager a Ravenna, condannato il proprietario

È stata confermata dalla Corte d’Appello di Bologna (BO) la sentenza del Tribunale di Ravenna a carico di Giorgio Giacomo Guberti. Un anno e sei mesi di carcere (pena sospesa) e confisca dei 200 cani di razza Pointer. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Se le atrocità a cui sottoponeva gli animali nell’allevamento lager “Del vento” fossero successe in Germania o nel regno Unito, sarebbe finito in galera. Invito tutti a guardare il VIDEO di questo lager su TV Bau Boys».

 

La Corte d’Appello di Bologna ha confermato la sentenza di primo grado ad un anno e sei mesi di carcere (pena sospesa) e confisca dei duecento Pointer a carico dell’allevatore-veterinario Giorgio Giacomo Guberti, accusato di maltrattamento e abbandono di animali e smaltimento illecito di liquami. La difesa avrebbe già annunciato ricorso alla Corte di Cassazione.

 

La vicenda risale a dicembre 2008 quando, su segnalazione dell’associazione Animal Liberation, gli uomini del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) del Corpo Forestale dello Stato, allora diretti dalla Dottoressa Maria Rosaria Esposito, hanno fatto irruzione negli allevamenti di Campiano (RA) e Osteria (RA) di proprietà del ravennate Guberti, guru dei cacciatori e celebre a livello internazionale per i suoi metodi di allevamento dei cani da caccia di razza Pointer.

 

Durante il blitz gli agenti del Corpo forestale dello Stato, coordinati dal Pubblico Ministero Daniele Barberini, hanno verificato che gli animali erano detenuti in aree in cui erano costretti a bere solo in pozze d’acqua stagnante. I pointer vivevano tra carcasse di animali, escrementi, fango, lamiere taglienti, pezzi di ferro, in condizioni igieniche inaccettabili. Gli animali erano infestati di parassiti, ammalati, alcuni ciechi e costretti a competere per il cibo tanto da arrivare a sbranarsi.

 

Nel processo davanti al Tribunale di Ravenna si erano costituite parte civile la Lega nazionale per la difesa del cane nella sua duplice espressione nazionale e sezione di Forlì, la LAV, la LAC, “La zampa e la mano”, l’ANPANA nella duplice espressione nazionale e territoriale di Cremona, “L’Occhio verde”, l’associazione Animal Liberation Onlus, l’associazione “Mondo Cane SOS cuccioli” di Forlì, l’associazione Vita da cani , la Le.A.L. Lega Antivivisezionista e l’associazione Cruelty Free.

 

In Appello è stata confermata anche la provvisionale a cui l’allevatore era stato condannato in primo grado dal giudice Corrado Schiaretti. Nonostante la richiesta simbolica di 1 euro da parte delle tredici associazioni costituitesi parte civile nel processo, i giudici hanno riconosciuto un risarcimento per danni morali quantificati in 3 mila euro a ciascuna onlus.

La trasmissione di Italia Uno “Bau boys”, in collaborazione con l’associazione Animal Liberation, ha mandato in onda un VIDEO in cui si possono vedere le condizioni in cui sono stati trovati dagli uomini del Nirda gli esemplari di Pointer.

 

Andrea Zanoni, eurodeputato e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Siamo di fronte ad una sentenza importante che non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni. Sono soddisfatto che in Appello sia stata confermata la condanna. Mi rimane un po’ di amaro in bocca per la pena comminata. Se atrocità del genere fossero state commesse in Germania o nel Regno Unito il responsabile sarebbe finito in galera. Stiamo parlando di un allevatore – veterinario che basava i propri metodi di addestramento sulla selezione naturale in un ambiente chiuso. È criminale ridurre un cane ad un mucchio di ossa che fanno fatica a stare in piedi. Individui del genere devono essere interdetti a vita dal possedere un animale».

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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