ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Aderisci su FB a “Chi ama gli animali non vota Zaia”

Continuano ad arrivare adesioni all’appello su Facebook “Chi ama gli animali non vota Zaia”. Su Facebook quasi in 300 vi hanno aderito in soli pochi giorni da quando è stato lanciato dagli animalisti veneti che sostengono la candidatura di Andrea Zanoni, presidente della Lac, Lega abolizione caccia, del Veneto, e candidato, capolista di Italia dei Valori nel collegio di Treviso alle regionali. Nell’appello si legge : “Zaia, grande amico del mondo più estremista della caccia, da presidente della Regione potrebbe diventare il fautore della “Prima Repubblica Venatoria” della storia, dove i cacciatori potrebbero fare di tutto e di più. Se ci mettiamo di impegno possiamo ancora fermarlo prima che sia troppo tardi! Aiuta i nostri amici animali, aiuta chi non ha voce”.L’esponente dell’Italia dei Valori ha sempre denunciato le iniziative venatorie perpetrate dal candidato governatore della Lega Nord fin da quando era presidente della Provincia di Treviso. Zanoni individua “15 buoni motivi per non votare Zaia” e lo dimostra elencando tutta una serie di fatti relativi all’operato del candidato governatore Zaia in merito a provvedimenti a favore della caccia e contro gli animali. Per esempio il 14 luglio 2003, quando Zaia era presidente della Provincia di Treviso, veniva approvata una delibera provinciale che consentiva ai cacciatori di uccidere addirittura i cuccioli di Capriolo di pochi mesi. Nel 2003, ben 14 mila cittadini di Treviso hanno chiesto a Zaia, tramite una petizione promossa da Lipu – Lega Italiana Protezione Uccelli, Lac Lega per l’Abolizione della Caccia, Wwf Italia, Una Uomo Natura Animali, Amica Terra di Francenigo di Gaiarine, Adaa di Conegliano e Legambiente Sezione di Treviso, di tutelare ad oasi importanti aree della Rete Natura 2000 (direttive comunitarie “Uccelli” ed “Habitat”). Nonostante questa petizione nel 2003 Zaia ha approvato un piano che non tutelava nessuna di queste oasi. Successivamente venivano approvate le cosiddette “oasi francobollo” dalla superficie ridottissima. Nel 2003 Zaia da presidente della provincia promuove la festa dei cacciatori “Hobby e Sport nella Natura” con stand di Federcaccia, Enalcaccia, ecc. il tutto per la bella cifra di 145.000 euro, fondi pubblici di tutti noi cittadini. Le ultime in ordine di tempo, nel settembre del 2008, da neo ministro, Zaia si fa in quattro, scomodando il ministro Frattini, gli ambasciatori, il vescovo di Zagabria, per liberare un cacciatore di Treviso arrestato per bracconaggio in Croazia e poi incarcerato a Zagabria. E Sempre da ministro ha dichiarato di aver costituito una task force di esperti per difendere la legge della Regione Veneto che consentiva la caccia agli uccellini insettivori protetti dalla legge statale e comunitaria (Pispole, Fringuelli, Peppole, ecc.). Il contenuto di quella legge – sostiene Zanoni – successivamente è stato considerato sufficiente dall’Unione Europea per mandare sotto processo l’Italia presso la Corte di Giustizia della Comunità Europea. “Ora rischiamo di incorrere in pesanti sanzioni e a pagare saremo noi cittadini. Tutte le notizie riportate sono documentate, per approfondimenti vedere www.lacveneto.it (sezione Varie, archivio comunicati)” ha detto Zanoni.

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