ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

Cerca

Cava Morganella, Zanoni (PD) scrive a sindaco Ponzano: “Lo dice la giurisprudenza: eventuale convenzione con cavatori farà decadere i due ricorsi”.

“Caro sindaco, sulla vicenda di Cava Morganella lei ha promosso due ricorsi vincenti perché l’autorizzazione della Regione Veneto è palesemente illegittima. Non lo dico io bensì addirittura il responsabile del Settore Cave della Regione all’epoca dell’approvazione del Decreto autorizzativo. Per questo motivo la invito a non cadere nell’errore di stipulare con i cavatori alcuna convenzione: sarebbe un errore che potrebbe essere fatale per il contenzioso in atto al TAR, ma soprattutto per le acque potabili del nostro territorio e per la salute dei nostri cittadini”.

Così il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, si rivolge al sindaco di Ponzano Veneto, Antonello Baseggio, con una lettera nella quale ricorda il “caso relativo alla cava Geonova di Istrana dove il privato, in un contenzioso al TAR promosso dal Comune di Istrana contro la discarica autorizzata dalla Provincia con Decreto n. 68 del 22 dicembre 1989, vinse in appello al Consiglio di Stato (ric. 2514/2004)”.

“Il Consiglio di Stato – scrive ancora l’esponente dem – diede ragione al privato non perché l’autorizzazione fosse legittima, regolare, priva di vizi e quindi incontestabile, ma semplicemente perché il Comune aveva accettato la discarica. Il Consiglio di Stato nella sua sentenza evidenziava che il Comune di Istrana avesse accettato di fatto la discarica perché aveva sottoscritto una convenzione con la ditta per regolare il contributo per ogni tonnellata di rifiuti sversata e per usufruire della discarica a clausole preferenziali per il Comune e i suoi abitanti. E perché aveva deliberato favorevolmente nel 2002 il progetto di ricomposizione finale dei rifiuti che configurava sostanzialmente l’aumento di volume”.

“In sostanza – conclude Zanoni – il Consiglio di Stato aveva stabilito che se fai affari con lo smaltitore non puoi contestargli la discarica. In poche parole, se si è contro non si tratta con la controparte. Analogamente, se il suo Comune firma una convenzione, come lei ha dichiarato sui giornali, per ottenere un parco pubblico, aumentare le entrate sui metri cubi di ghiaia, ottenere tre milioni di opere pubbliche, stando alla giurisprudenza lei rischia di vedersi decadere i due ricorsi. Spero che questo precedente le torni utile per non commettere lo stesso errore fatto all’epoca dal Sindaco di Istrana”.

 
 
Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa