ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Cava Morganella, Zanoni (PD): “La mia lettera al sindaco di Ponzano: inviata via pec venerdì scorso, trasmessa ai consiglieri solo dopo 5 giorni. Grave mancanza”.

“Se tutto andrà bene, i consiglieri comunali di Ponzano riceveranno la mia lettera al sindaco sulla vicenda di Cava Morganella a poche ore dall’inizio della commissione Territorio in cui si discuterà della convenzione con i cavatori. Lo ritengo un fatto grave, spero solo frutto di un inconveniente tecnico”.

A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera ufficiale al primo cittadino di Ponzano e a tutti i consiglieri comunali con la quale invita l’amministrazione a “non cadere nell’errore di stipulare con i cavatori alcuna convenzione: sarebbe un errore che potrebbe essere fatale per il contenzioso in atto al TAR ma soprattutto per le acque potabili del nostro territorio e per la salute dei nostri cittadini”.

Zanoni, facendo richiamo al caso relativo alla cava Geonova di Istrana dove il privato, in un contenzioso al TAR promosso dal Comune di Istrana contro la discarica autorizzata dalla Provincia, vinse in appello al Consiglio di Stato, si rivolge al sindaco evidenziando che “il Consiglio di Stato aveva stabilito che se si fanno affari con lo smaltitore non puoi contestargli la discarica. In poche parole, se si è contro non si tratta con la controparte. Analogamente, se il suo Comune firma una convenzione, come lei ha dichiarato sui giornali, per ottenere un parco pubblico, aumentate le entrate sui metri cubi di ghiaia, ottenere tre milioni di opere pubbliche, stando alla giurisprudenza lei rischia di vedersi decadere il due ricorsi. Spero questo precedente le torni utile per non commettere lo stesso errore fatto all’epoca dal sindaco di Istrana”.

Nel ricostruire i fatti, l’esponente dem spiega: “ho inviato la lettera via pec venerdì scorso 10 febbraio. Questa è stata protocollata dal Comune lunedì 13, ma sarà inviata probabilmente in data odierna ai consiglieri, grazie alle mie telefonate di sollecito all’ufficio protocollo. E se non chiamavo, cosa sarebbe accaduto? Mi sembra una lungaggine molto pesante, a fronte di una questione di così enorme importanza per tutto il territorio. Voglio andare a fondo di questo episodio, per capire quali sono i motivi e le responsabilità di quanto accaduto”.

 
 
 
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