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Cava Campagnole, interrogazione Zanoni (PD): “Dopo sequestro rifiuti e rilievi Arpav, coperture con terreni contenenti idrocarburi. Quali le azioni per tutelare falde e suolo?

“Quando, a tutela dell’ambiente e, in particolare, della falda acquifera, verrà asportata tutta la terra contaminata da idrocarburi, giacente sui teli di copertura dei rifiuti stoccati nella cava Campagnole di Paese (TV)?”.
 
Questa la domanda principale posta dal consigliere regionale del PD Veneto attraverso un interrogazione rivolta all'assessore all'Ambiente. Al centro la vicenda risalente al sequestro, nel novembre 2018, da parte dei Carabinieri Forestali di Mestre, di 200 mila tonnellate presso la cava “Campagnole” di Paese (TV). “Una mole di materiale composta da leganti, cemento e calce illecitamente miscelati con metalli pesanti (rame, nichel, piombo e selenio) e anche amianto. Se non sequestrato, il composto sarebbe stato destinato ad opere di edilizia o in sottofondazioni e rilevati stradali”. 
 
Come ricorda l'esponente dem, “il materiale stoccato nella cava in seguito al sequestro è stato ricoperto con dei teli. Successivamente, per stabilizzare tale copertura, si è provveduto a gettarvi sopra rilevanti quantitativi di terreno. Dall’esito delle analisi condotte da ARPAV, su campioni del suddetto terreno (proveniente dall’Aeroporto Marco Polo di Tessera), prelevati il 29/05/2020, è emerso che 'la concentrazione del parametro di idrocarburi pesanti (C>12) supera la concentrazione soglia di contaminazione (CSC) fissata dal D.Lgs 03/04/06 n°152'. E dai rapporti di prova relativi ai campionamenti sull’acqua di falda eseguiti in data 27/12/2021 da 'Lecher ricerche e analisi Srl' su disposizione dell’Amministrazione comunale di Paese, sul piezometro nr.2, è emersa un’anomala concentrazione di idrocarburi, pari a 135 μg/l. Oltre il danno la beffa, prima le 200.000 tonnellate di rifiuti dentro ad una cava dove non dovrebbe entrarne neanche un chilo, poi le coperture di questi rifiuti con terreni contaminati da idrocarburi'.
 
Zanoni chiede inoltre all'assessore “quali valutazioni siano state fatte per risalire alle cause della concentrazione anomala di idrocarburi che essa contiene; se ritenga necessario far effettuare ad ARPAV nuove analisi dell’acqua di falda, in particolare per monitorare la presenza di idrocarburi; quali urgenti azioni, a tutela della salute pubblica, la Giunta regionale intenda porre in atto qualora venga nuovamente accertata la presenza di idrocarburi nella falda acquifera”.
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