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Casse di espansione sul Piave – Zanoni (PD): “Bene il ricorso del Comune di Crocetta: la questione è legale, non politica. A Bottacin dico che chi semina vento raccoglie tempesta”

Venezia, 21 maggio 2021

“Voglio complimentarmi con la sindaca di Crocetta Marianella Tormena: ha dimostrato che la questione delle casse di espansione del Piave alle Grave di Ciano non è politica, come sostiene l’assessore Bottacin, bensì legale”. A dirlo è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, che plaude alla scelta dell’amministrazione comunale di Crocetta del Montello di presentare un ricorso dal Tribunale delle Acque pubbliche contro la delibera della Giunta che dà il via libera all’iter per la gara di progettazione  delle casse di espansione del Piave alle Grave di Ciano. “Anche in casa Lega, per fortuna, c’è chi si oppone alle scelte solitarie di Bottacin. Non sono l’unico a dire no a un progetto devastante per un territorio. Oltre a Crocetta, sono sempre di più i consigli comunali che hanno approvato all’unanimità mozioni e ordini del giorno in cui ribadivano la propria contrarietà alle casse a Ciano, indicando come sito ideale Ponte di Piave: Cornuda, Valdobbiadene, Montebelluna, Vidor, Pederobba, Caerano San Marco, Giavera e Volpago del Montello; mozioni sostenute anche dai consiglieri comunali del PD ma non solo. E adesso che è partita la battaglia legale sarebbe auspicabile che questi sindaci partecipassero ‘ad adiuvandum’ al ricorso di Crocetta”.

 

“A Bottacin ribadisco che non è in discussione la necessità di mettere in sicurezza il Piave, ma dove realizzare le casse di espansione, rispettando le leggi. Con la scelta delle Grave di Ciano, sito della Rete Natura 2000 tutelato dall’Unione Europea, siamo a rischio violazione di ben quattro direttive Ue: la 2000/60/CE  sulle Acque, la  92/43/CEE Habitat sulla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna,  2009/147/CE Uccelli sulla conservazione degli uccelli selvatici e la 2014/52/UE sulla Valutazione di impatto ambientale, che conosco bene essendone stato il relatore al Parlamento europeo, dove avevo la delega per il trilogo, ovvero per trattare sui tavoli del Consiglio UE e Commissione Europea a nome dello stesso Parlamento. E anche la sindaca di Crocetta sottolinea che il progetto voluto da Bottacin, se realizzato, ‘distruggerebbe irreversibilmente l’ecosistema delle Grave di Ciano creando, secondo i rivieraschi, una serie di problematiche idrogeologiche non solo al Comune di Crocetta del Montello, ma anche ai territori limitrofi’. Perché l’assessore insiste con questa arroganza senza ascoltare le comunità locali?”. 

 

“Se si fosse affrontato il tema con il processo del Contratto di Fiume dando a tutte le comunità rivierasche del Piave la possibilità di decidere dove fare le casse di espansione, così come indicato dal ministro all’Ambiente Costa, non ci troveremmo con questi ricorsi. Bottacin perciò è responsabile di tutti i contenziosi legali e dei conseguenti ritardi nella realizzazione di opere vitali per mettere in sicurezza il Piave, salvaguardando centinaia di migliaia di persone. Caro Bottacin chi semina vento raccoglie tempesta!”. 

 
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