Venezia, 20 aprile 2021
“Ringraziamo le forze dell’ordine per l’importante operazione anticaporalato e chi ha trovato il coraggio di denunciare. Lavoro nero e sfruttamento sono due piaghe da estirpare, ma non bastano i controlli. Dobbiamo agire a monte, sostenendo e valorizzando chi agisce nel rispetto delle regole e punta su produzioni sostenibili, per l’ambiente e la salute. È qui che dobbiamo investire per ripartire”. Così Francesca Zottis, esponente del Partito Democratico Veneto e vicepresidente del Consiglio regionale commenta insieme al collega Zanoni l’operazione di ieri tra la provincia di Latina e quella di Venezia, condotta dai Nas pontini, che ha portato all’arresto di sette persone per sfruttamento di manodopera extracomunitaria in agricoltura, estorsioni e impiego di illecito di fitofarmaci non autorizzati nelle coltivazioni in serra.
“Non è la prima inchiesta per caporalato in agricoltura che coinvolge il Veneto: con la crisi economica conseguente alla pandemia c’è chi ne approfitta per cercare scorciatoie, consapevole che le persone in difficoltà sono ancor più ricattabili. Ben vengano le operazioni come quella di ieri, ma occorre fare un passo in avanti. Come istituzioni – aggiungono Zottis e Zanoni – è fondamentale sostenere i produttori e le loro associazioni per un’agricoltura innovativa e di qualità, legata al territorio e ambientalmente sostenibile. Un processo che passa inevitabilmente per una valorizzazione del lavoro, qualificato e sicuro”.