“Presso il Comune di Bassano del Grappa quattro aziende private hanno presentato dei progetti che prevedono la realizzazione di stabilimenti produttivi su un’area attualmente a destinazione agricola. Si tratta di ben 27 ettari di terreno nel quartiere San Lazzaro, zona attraversata dalla Roggia Rosà, non lontana dal Brenta e dal Parco delle Rogge, al centro del quale si trova anche una Villa Veneta di interesse provinciale. É l’ultima zona agricola di pianura così estesa nel Bassanese”.
La denuncia, attraverso un'interrogazione, è dei consiglieri regionali del PD Veneto, Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon che chiedono alla Giunta quali azioni intendano porre in atto per scongiurare lo scempio di questa vasta area fertile del territorio bassanese.
“Cittadini, associazioni e, in particolare, l'associazione “ARIA Bassanese”, si sono attivati per scongiurare questo scempio: sono stati organizzati incontri, marce molto partecipate, e petizioni che hanno racconto migliaia di firme. La cittadinanza denuncia che l’Amministrazione comunale ha sempre tenuto un atteggiamento di chiusura rispetto alle loro richieste di essere informati e di partecipare ai procedimenti”.
Quindi Zanoni e Bigon tirano in ballo l'assessore regionale bassanese, Elena Donazzan: “La invitiamo a venire sul posto, per farle vedere assieme all'associazione ARIA Bassanese questi campi veneti ricchi di biodiversità. Impermeabilizzare una campagna del genere vuol anche dire aumentare le temperature, avere ambienti da condizionare che contruibuiranno a surriscaldare l'ambiente esterno. Lo sa l'assessore che gli uragani si sprigionano quando una corrente fredda si scontra con sacche di calore spesso generate da città e aree asfaltate e impermeabilizzate? Lo sa l'assessore che coprire di cemento e asfalto un'area di 270.000 metri quadri impermeabilizzerà il suolo con sconvolgimenti al ciclo dell'acqua? Caro Assessore, in Veneto abbiamo 11.000 capannoni vuoti e centinaia di zone industriali dismesse, recuperiamo quelle e salviamo gli ultimi campi di Bassano del Grappa. Quei capannoni, se costruiti, porteranno caldo torrido, cancelleranno una campagna, porteranno traffico, rumore degli impianti di ventilazione, ovvero abbasseranno la qualità della vita di tutti i bassanesi. Per che cosa? Per posti di lavoro tra i meno pagati, come ci dicono tutte le vertenze in atto per colossi come questi”.
“Sono stato sabato mattina sul posto – conclude Zanoni – accompagnato dai rappresentanti dell'Associazione Aria Bassanese, con diversi residenti ed il segretario del locale circolo PD. Ho visto una campagna bellissima, ricca di vita, biodiversità, ho sentito persone col cuore spezzato a raccontare la bellezza di quei luoghi al pensiero di una immane distruzione. Il Comune di Bassano dovrebbe difendere con i denti quest'area, salvandola da asfalto e cemento”.
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