ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Aviaria, Zanoni (PD): “Malgrado focolai e rischi, dalla Regione nessuna misura di contenimento che riguardi l’attività venatoria. E poi a pagare sono i contribuenti”.

31 ottobre 2022

“Ai danni pesantissimi che gli allevatori sono costretti a subire a causa dell'aviaria, la Regione risponde con misure di contenimento dalle gravi lacune. L'ultimo focolaio, riscontrato a Volpago del Montello, dove sono stati abbattute 49 mila galline ovaiole, conferma che la situazione è molto allarmante. Eppure, mentre l'Istituto Superiore di Sanità richiede misure di contenimento a 360 gradi, la Regione segue parzialmente queste indicazioni, evitando quelle che sono relative alla limitazione dell'attività venatoria”.

A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto, che osserva come “tra ottobre e novembre c'è il picco massimo delle migrazioni di gran parte delle popolazioni di uccelli migratori che arrivano dal nord-est d'Europa per svernare poi in Africa. Transitano per la nostra regione a milioni. E perciò, come dimostrano tutte le ricerche scientifiche, ogni contatto diretto con questi animali, come gli uccelli abbattuti dai cacciatori e i richiami vivi, possono costituire elementi importanti di propagazione della aviaria. Far fare sacrifici a tutti, tranne che al mondo della caccia, può tradursi in danni economici pesantissimi. Anche in regioni vicine, quando c’è un focolaio di aviaria scattano i divieti di uso dei richiami vivi nella caccia agli uccelli acquatici. Ma in Veneto toccare la caccia sembra un tabù. Tanto a pagare poi sono i contribuenti dato che gli allevatori vengono risarciti con i fondi dello Stato”.

 
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