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Ecco la nuova direttiva Ue di Valutazione Impatto Ambientale VIA
Sono stato il relatore per il Parlamento europeo della nuova direttiva di Valutazione d'Impatto Ambientale VIA, la principale normativa ambientale europea che non veniva cambiata da oltre vent'anni e che contiene tutti gli standard ambientali che devono rispettare determinati progetti pubblici e privati come ponti, porti, autostrade, discariche di rifiuti, fino agli allevamenti intensivi di pollame o suini. Ho introdotto novità importanti come delle specifiche sulla biodiversità, il clima, maggiore trasparenza nella procedura per facilitare la partecipazione pubblica grazie alla creazione di un portale centrale, norme nuove sul conflitto di interessi, sanzioni nel caso di violazioni delle norme derivanti dalla nuova direttiva, una forte limitazione della possibilità di ricorrere a deroghe, nuovi criteri di decisione e di informazioni da fornire nel rapporto ambientale, come il cumulo dei progetti detto “salami slicing”. |
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Salviamo le nostre aree naturali
A Bruxelles ho denunciato decine e decine di soprusi e sospette violazioni alle normative ambientali europee per proteggere Siti d'Interesse Comunitario SIC e Zone a Protezione Speciale ZPS. L'Italia continua a essere maglia nera d'Europa per procedure d'infrazione ambientale (22). L'immenso patrimonio naturale italiano costituisce una preziosa risorsa da proteggere e valorizzare, un patrimonio di proprietà degli italiani e non da assoggettare agli interessi di costruttori e cementificatori. |
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Proteggiamo le semi e promuoviamo il biologico
Il biologico è il fiore all'occhiello dell'agricoltura italiana. Promuoverlo vuol dire tutelare la nostra salute, proteggere l'ambiente e promuovere i nostri produttori in tutta Europa. Al Parlamento europeo ho protetto il biologico dalle insidie delle grandi multinazionali pro OGM e interessate a schiacciare i piccoli produttori per i propri interessi. |
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No ai pesticidi in agricoltura
Sono contrario all'abuso di pesticidi in agricoltura. Per troppi anni abbiamo avvelenato la nostra terra ignorando le ricadute letali per l'ambiente e la nostra salute. Ho denunciato a Bruxelles questi abusi nelle colline del Prosecco di Treviso e contribuito alla messa al bando di alcuni neonicotinoidi killer delle api. |
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No agli OGM sulle nostre tavole
Sono contrario ai prodotti geneticamente modificati OGM. Un'agricoltura sana e genuina non può che essere biologica. Ritengo che i cittadini italiani devono poter decidere cosa mangiare. Per troppo tempo in Italia siamo andati avanti a colpi di decreti temporanei mentre la questione va risolta in Europa. L'Italia deve far valere il proprio peso politico a Bruxelles e sbloccare la direttiva 2001/18/CE che darà finalmente la possibilità agli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul proprio territorio. |
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No agli inceneritori
Sono contrario all'incenerimento come tecnica di smaltimento dei rifiuti perché inefficiente e soprattutto dannosa per la salute. Bisogna puntare sull'obiettivo “Rifiuti zero” che trasformi il rifiuto in una risorsa. Il riciclaggio, compostaggio e riutilizzo devono prendere il posto di tecniche pericolose sorpassate come l'incenerimento e lo stoccaggio in discarica. |
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No alle discariche, Si al riciclo
Sono contrario al conferimento in discarica dei rifiuti. Bisogna incentivare al massimo il riciclaggio, riutilizzo e compostaggio fino ad arrivare al ciclo “Rifiuti Zero”. L'amianto non va gettato in discarica bensì inertizzato in apposite strutture. Basta alla conversione delle vecchie cave in discariche che rischiano di inquinare le falde acquifere. |
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Ripuliamo l'Europa dall'Amianto
Secondo le stime dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il numero di casi di malattie legate all'amianto in Ue è compreso tra i 20.000 e 30.000 l'anno. L'amianto va inertizzato in apposite strutture e non conferito in discarica come avviene troppo spesso. Ho denunciato a Bruxelles alcuni casi di smaltimento pericoloso in Italia e appoggiato alcuni provvedimenti europei volti a ripulire da questo veleno abitazioni, scuole e luoghi di lavoro. |
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