ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Italia alla sbarra dell’UE per richiami vivi e uccellagione

I richiami vivi e le reti da uccellagione hanno i giorni contati. Dopo mesi di duro lavoro è arrivato il riconoscimento più importante che avrei potuto desiderare a 88 giorni dalle elezioni europee: l’Europa ha ufficialmente aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per l’uccellagione e i richiami vivi con una lettera di messa in mora inviata dal Commissario Ue all’Ambiente. Ora farò tutto il possibile affinché, in caso di condanna e pesantissime sanzioni, siano gli assessori delle giunte regionali del Veneto e della Lombardia con i loro presidenti Luca Zaia e Roberto Maroni, a pagare le multe milionarie dell’UE, perché a rimetterci non possono essere gli onesti cittadini italiani che pagano le tasse e non vanno nemmeno a caccia. È arrivato il momento di farla finita con questa barbara pratica dei richiami vivi, una vergogna tutta italiana!

 

La Commissione europea ritiene che vi siano numerose alternative alla cattura di uccelli a fini di richiamo e considera che la caccia possa avvenire senza l’utilizzo dei richiami”. Così il Commissario Ue all’Ambiente ha ufficialmente aperto la procedura d’infrazione contro l’Italia per l’uccellagione e i richiami vivi. È dal 1996 che combatto questa vergogna tutta italiana con controlli e denunce prima fatte in veste di guardia venatoria e ambientale volontaria e dal settembre 2011 come eurodeputato.

 

I cacciatori e i loro amici in Regione Veneto e Lombardia devono adesso prendere atto che le reti da uccellagione utilizzate nei roccoli sono severamente proibite dalla Direttiva “Uccelli” 147/2009/CE, punto e basta. Si tratta di impianti dove migliaia di piccoli uccelli vengono catturati illegalmente per essere detenuti per sempre in gabbie talmente piccole da non poter aprire nemmeno le ali. (VIDEO) Un abominio che ho denunciato più volte in Europa e in Italia, l’ultima volta nella conferenza “Basta richiami vivi e uccellagione” a Vicenza alla presenza delle telecamere di Striscia la Notizia e dell’inviato Edoardo Stoppa, inorridito come me da questo abominio (VIDEO).

 

Vista la connivenza tra gli esponenti politici di alcune regioni italiane, come il Veneto, e gli uccellatori, ho dovuto combattere questa battaglia soprattutto in Europa, con numerose interrogazioni, una lettera indirizzata lo scorso luglio direttamente al Commissario Ue Janez Potočnik e la consegna di voluminosi dossier all’Unità Ambiente che seguiva la possibile apertura della procedura d’infrazione oggi concretizzatasi.

 

Oggi è una giornata storica per tutti quelli come me che si battono da anni per mettere la parola fine al maltrattamento che subiscono migliaia di uccelli nati in libertà e condannati a vivere fino alla morte in gabbiette anguste. L’utilizzo delle reti da uccellagione per la cattura dei richiami vivi sono illegali, i cacciatori se ne facciano una ragione!

 

Andrea Zanoni

 

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