Il Commissario Ue Tonio Borg risponde alla lettera dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni che chiedeva una direttiva sul benessere delle mucche da latte. “Aperti ad eventuali misure più specifiche qualora appropriate”. Zanoni (PD): “Basta all’allevamento intensivo di 23 milioni di mucche sacrificate in pochi metri di spazio e sfruttate a tal punto da produrre fino a 11mila litri di latte l’anno anziché i 1000 voluti da madre natura. Ci vuole una direttiva Ue specifica come per i suini”.
Il Commissario Ue Tonio Borg, responsabile per il Benessere animale, risponde alla lettera dell’eurodeputato PD Andrea Zanoni con la quale chiedeva a Bruxelles una normativa europea con standard minimi obbligatori di tutela per le mucche da latte. “Ci sono attualmente varie iniziative volte a migliorare il benessere delle mucche da latte. Siamo aperti ad eventuali misure più specifiche qualora queste si rendessero appropriate”.
Nella sua risposta, il Commissario Borg evidenzia quanto fatto finora “in merito alla Direttiva 98/58 sulla protezione degli animali negli allevamenti” e grazie alla “campagna Supporting Better Dairy”. Borg annuncia che sarà fatto un aggiornamento sulla situazione “al prossimo incontro della Standing Committee on the Food Chain and Animal Health”.
“La risposta del Commissario è in parte positiva perché evidenzia la presa di coscienza del problema ma reputo fondamentale avanzare i tempi per l’approvazione di una normativa europea specifica con standard minimi obbligatori di tutela per le mucche da latte – ribatte Zanoni – Basta all’allevamento intensivo, ad animali sacrificati in pochi metri quadrati e ai terribili casi di mucche a terra. Gli allevamenti europei devono essere sostenibili in modo da garantire migliori condizioni di vita ai 23 milioni di mucche da latte in Europa. Oggi le mucche da latte vengono sfruttate al punto tale da produrre anche 11mila litri di latte l’anno anziché i 1000 voluti da madre natura”.
Zanoni aveva firmato una lettera insieme ad altri 32 eurodeputati, associazioni e aziende del settore, che denunciava le precarie situazioni degli allevamento di mucche da latte in tutto il continente e chiedeva una legislazione appositamente dedicata. “In caso di rielezione al Parlamento europeo è mia intenzione restare con il fiato sul collo della Commissione europea europeo affinché si arrivi a una vera e propria direttiva sul benessere delle mucche come oggi esiste per altri animali come i suini”, conclude l’eurodeputato.
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