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Ue pronta a rispondere più velocemente alle emergenze sanitarie

Il Parlamento europeo approva il potenziamento della risposta europea alle crisi sanitarie ed epidemie. Zanoni: “Di fronte a crisi come l’influenza H1N1 o le protesi mediche difettose, la reazione europea deve essere istantanea. Il sistema di allarme europeo sia più tempestivo

 

Il Parlamento europeo ha approvato oggi a Strasburgo (678 favorevoli, 21 contrari, 4 astenuti) una relazione che rafforza il sistema UE di risposta alle crisi e minacce sanitarie. Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha così commentato: “I recenti eventi hanno dimostrato la mancanza di reattività dell’Unione europea di fronte alle crisi sanitarie provocate da un uso inappropriato dei farmaci o dalla commercializzazione di dispositivi medici difettosi. Questo non deve più accadere. Con il voto di oggi abbiamo rafforzato la capacità di reazione immediata dell’Ue che d’ora in poi fornirà una risposta  più  veloce  e  meglio  coordinata”.

 

La nuova normativa si basa sull’esperienza delle recenti crisi, come l’epidemia di infezioni da batteri Escherichia coli nel 2011, la nube di cenere vulcanica nel 2010 o l’epidemia di influenza H1N1 nel 2009.  La normativa prevede un sistema di allarme rapido su scala  europea  e  una  norma  per  facilitare  la  cooperazione  fra  Stati  membri  per comprare i vaccini nel caso scoppiasse un’epidemia su vasta scala.

 

L’Ue deve essere in grado di prevenire le gravi minacce a carattere transfrontaliero per tutelare la salute di tutti i cittadini europei che rappresenta – attacca Zanoni – A questo fine ci vuole un sistema di allarme europeo che si attivi più velocemente, ogni Stato membro deve elaborare in modo coordinato i propri piani nazionali di preparazione e intervento contro le crisi sanitarie e la Commissione deve poter applicare misure transfrontaliere d’emergenza a livello europeo in situazioni eccezionali che provochino decessi o ricoveri su larga scala”.

 

Non possiamo più permetterci problemi di comunicazione come nel caso batterio dell’E.Coli/STEC O104. Inoltre bisogna garantire maggiormente l’indipendenza degli esperti, proteggere o i dati personali delle persone interessate, definire con più esattezza il mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e migliorare la cooperazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità OMS e i paesi terzi”, spiega l’eurodeputato.

 

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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