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ZANONI

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Stop al traforo di Sant’Augusta, Zanoni: «Finalmente c’è chi decide per la tutela dell’ambiente»

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del comitato “No Traforo Anas, Si Alternative”, bloccando il piano e i lavori in corso a Vittorio Veneto (TV) per la mancanza della Valutazione d’Incidenza Ambientale e della relazione sismica. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Una sentenza che ristabilisce la legalità e tutela ambiente e salute pubblica. Continuerò a stare al fianco del Comitato per contrastare un’opera che deturperebbe il nostro territorio»

 

Mercoledì 5 giugno, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comitato “No Traforo Anas, Si Alternative”, guidato dall’ingegnere vittoriese Alessandro Mognol bloccando il piano e il cantiere per la realizzazione del traforo di Sant’Augusta di Vittorio Veneto (TV).

 

I lavori in corso da 50 milioni di euro hanno ricevuto lo stop del Tribunale romano ed il “congelamento” potrebbe durare un anno secondo le stime degli stessi tecnici Anas. Dal Consiglio di Stato sono stati annullati l’approvazione del progetto da parte dell’ANAS, il decreto di esproprio e il capitolato speciale d’appalto con il computo metrico ed economico. In particolare, i giudici hanno accolto le osservazioni presentate dal Comitato riguardanti la mancanza nel progetto definitivo della Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA) per il fiume Meschio e della relazione sismica.

 

Per i legali del Comitato sarà necessario ripresentare l’intero progetto definitivo, gara d’appalto compresa. Nella sentenza si legge, infatti, che è accolto il ricorso con “conseguente annullamento degli atti impugnati”, facendo riferimento ai documenti già impugnati dal Comitato nel primo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Veneto. Il 20 giugno 2012, il TAR aveva respinto il ricorso, mentre ora è stato accolto dal Consiglio di Stato a Roma.

 

La Giunta comunale di Vittorio Veneto, guidata dal sindaco Gianantonio Da Re, ha sempre sostenuto il progetto, come le due giunte precedenti dell’ex sindaco Giancarlo Scottà.

 

Il 7 dicembre 2012, Andrea Zanoni aveva presentato un’interrogazione alla Commissione europea sulla possibile violazione da parte del progetto del traforo di ben tre Direttive europee: Habitat 93/43/CEE, VIA 2011/92/Ue ed Uccelli 2009/147/CE. L’eurodeputato aveva, inoltre, sottolineato che la realizzazione dell’opera viaria sarebbe stata fatta senza la VINCA e con una VIA incoerente.

 

Il 10 febbraio 2013 è arrivata la risposta dell’Europa, per voce del Commissario Ue all’Ambiente Janez Potočnik, comunicando che erano in corso indagini, anche per la precedente identica denuncia ricevuta dalla Commissione a giugno 2012.

 

Il 14 febbraio 2013, l’eurodeputato ha voluto vedere con i propri occhi il luogo dove dovrebbe sorgere l’infrastruttura. Zanoni ha dunque effettuato un sopralluogo accompagnato dall’ing. Alessandro Mognol che rappresenta legalmente il Comitato “No traforo ANAS, Sì alternative” e l’associazione Salviamo il Paesaggio – Sezione di Vittorio Veneto. (VIDEO)

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «Sono soddisfatto della sentenza e mi complimento con il Comitato, che è riuscito caparbiamente a fermare un’opera impattante e inutile. Sosterrò le azioni che i cittadini di Vittorio Veneto porteranno avanti, rimanendo al loro fianco per far rispettare l’ambiente e la salute dei vittoriesi. Non rimarrò a guardare mentre vogliono realizzare un progetto che comprometterebbe direttamente l’alveo del fiume Meschio, un ambiente tutelato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000. Si tratta di un altro sfregio al nostro territorio per un’infrastruttura contestata dai cittadini, dai comitati e dalle associazioni di tutela ambientale locali. Farò il possibile per tenere lontani cemento e ruspe da questa zona delicata dal punto di vista della biodiversità».

 

BACKGROUND

 

Il progetto, approvato nel maggio 2009 dall’ANAS, è stato oggetto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel luglio 2004 e non teneva quindi conto dell’esistenza del Sito d’Importanza Comunitaria (SIC), istituito solo nel mese successivo. Risulta, quindi, privo della Valutazione di Incidenza Ambientale (VINCA). Il Traforo di Sant’Augusta, denominato ufficialmente S.S. 51 di Alemagna Variante di Vittorio Veneto (Tangenziale Est) – Collegamento LA SEGA – OSPEDALE, 1° stralcio “La Sega –Rindola”, interesserà direttamente l’alveo del Meschio prevedendo proprio in quella zona la realizzazione di opere impattanti come due ponti e una rotatoria.

 

Tra le diverse aree della Rete Natura 2000 che si trovano nel raggio di circa 10 chilometri dalla zona interessata dall’opera, troviamo la ZPS IT3240024 “Dorsale prealpina tra Valdobbiadene e Serravalle”, il SIC IT3240005 “Perdonanze e corso del Monticano”, il SIC IT3240014 “Laghi di Revine” e infine il SIC IT3230077 “Foresta del Cansiglio”.

 

 

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