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ZANONI

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Sgominato a Padova un traffico di cuccioli dall’Ungheria

Bloccata dalla Squadra mobile di Padova un’organizzazione che trafficava cani e gatti dall’Europa dell’Est e che coinvolgeva veterinari, autotrasportatori e trafficanti. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Complimenti alle Forze dell’ordine. Servono norme più severe e un database europeo per monitorare ogni tipo di movimento di cuccioli nel territorio dell’Unione»

 

La Squadra mobile di Padova, guidata dal vice Questore Marco Calì, dopo mesi di indagini, con un blitz ha bloccato un’organizzazione che trafficava cuccioli di cani e gatti dall’Ungheria. L’indagine, partita nel 2011 da alcune denunce di famiglie che avevano acquistato cuccioli online, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di venti persone tra veterinari, autotrasportatori e trafficanti  dopo quindici perquisizioni a Bologna, Mantova, Grosseto, Firenze ed altre città dell’Emilia Romagna.

 

L’inchiesta ha permesso di portare alla luce un enorme giro di denaro e di trasporto di cuccioli a cui venivano inflitti maltrattamenti durante i lunghi viaggi, senza rispettare le minime norme d’igiene e privi di documentazione sanitaria. In alcuni casi i cuccioli morivano anche per malattie congenite.

 

Una volta arrivati, gli animali risultavano allevati in Italia, con ricorso a certificati falsi ottenuti tramite veterinari compiacenti. Agli indagati sono stati contestati i reati di associazione a delinquere, falsificazione di documentazione, frode in commercio, truffa, maltrattamento di animali e traffico illecito di animali da compagnia.

 

L’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Mi complimento con le Forze dell’Ordine per l’importante risultato frutto di molti mesi di indagini impegnative. Per supportare il lavoro degli inquirenti servono norme più severe. I cuccioli, prima di essere trasportati, dovrebbero avere per legge un’età di almeno tre mesi e 22 giorni. Accade invece che vengano sottratti all’allattamento materno già dopo circa 45 giorni dalla nascita quando sono ancora totalmente privi delle difese immunitarie e ancora dipendenti dalla madre. I controlli devono essere serrati, perché crimini così gravi non devono rimanere impuniti e soprattutto deve essere istituita una banca dati europea per monitorare al meglio ogni tipo di movimento di cuccioli nel territorio dell’Unione. Mi auguro che i responsabili vengano ora puniti con il massimo della pena prevista e i veterinari coinvolti siano radiati dall’albo senza indugio».

 

BACKGROUND

 

Il 16 luglio 2012, l’eurodeputato Andrea Zanoni ha presentato un’ interrogazione alla Commissione europea per chiedere di fermare il traffico illegale di cuccioli di cane provenienti dall’Est Europa, in particolare  di istituire una banca dati europea inerente il censimento degli allevamenti con particolare attenzione a quelli dei Paese dell’Est, con funzioni specifiche di verifica del benessere animale e sulla tracciabilità fiscale del commercio legale in sintonia con la Strategia dell’Unione europea per la protezione ed il benessere degli animali 2012-2015 approvata dal Parlamento il 4 luglio 2012.

 

Il 3 settembre 2012, il Commissario Ue John Dalli ha fatto sapere che “quando il movimento di animali da compagnia attraversa i confini si applicano le disposizioni della Direttiva 92/65/CE o del Regolamento n. 998/2003” e che “qualora risulti che l’autorità competente di uno Stato membro non applica le regole Ue, la Commissione può prendere in considerazione l’avvio di un procedimento d’infrazione contro tale Stato membro”.

 

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