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Randagi in Bosnia, Zanoni scrive al Premier bosniaco: “No all’eutanasia. Gestire il randagismo in modo civile e responsabile”

L’eurodeputato Andrea Zanoni invia una lettera al Primo Ministro bosniaco per chiedere il rigetto della legge che prevede l’eutanasia per i cani randagi che sarà votata il 20 novembre. “Sarajevo dica no a un simile obbrobrio. Il randagismo va gestito con sterilizzazione e leggi anti violenza”

 

“La Bosnia cestini la proposta di legge che reintrodurrebbe nel Paese la pena di morte per i cani randagi”. E’ l’appello di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e vice presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, che oggi ha inviato una lettera al Primo Ministro bosniaco Nermin Nikšić chiedendo la bocciatura dei nuovi emendamenti alla legge bosniaca sul benessere degli animali che saranno votati in seconda lettura il 20 novembre prossimo. “L’ipotesi che migliaia di randagi siano condannati a morte è semplicemente aberrante. Invito il parlamento bosniaco a rigettare questa proposta di legge e ad affrontare il randagismo in modo civile e responsabile”.

 

La lettera di Zanoni, cofirmata da altri quattro eurodeputati, fa presente al Premier Nikšić e al Ministro degli Esteri Zlatko Lagumdžija, che ”l’eutanasia è costosa, disumana e non fornisce una soluzione permanente al randagismo. Autorevoli studi hanno dimostrato che i programmi intrappola-sterilizza-rilascia (TNR) e cattura-sterilizza-rilascia ( CNR ), sono molto più efficaci e di gran lunga più umani dell’eutanasia per ridurre la popolazione animale di strada”.

 

Quanto raccontano alcune associazioni animaliste sui metodi brutali di solito usati per queste eutanasie nella maggior parte dei rifugi bosniaci fa a dir poco ribrezzo. Parliamo di bastonate, iniezioni di candeggina e altri metodi a dir poco agghiaccianti”, incalza Zanoni.

 

A Bruxelles siamo convinti che il modo migliore per affrontare la questione randagi è adottare strategie di gestione della popolazione come la sterilizzazione, leggi anti-crudeltà, sostegno alle procedure veterinarie come la vaccinazione antirabbica e promozione di proprietà responsabile dell’animale domestico. Ricordo al ministro Nikšić che la Bosnia ha firmato gli Accordi di Stabilizzazione e Associazione con l’Unione europea, il primo passo formale verso l’integrazione all’Ue. Proprio per questo al Parlamento europeo ci aspettiamo ancora di più che simili leggi barbare vengano rigettate senza indugio”, conclude l’eurodeputato.

 

NOTE

 

La lettera di Zanoni è stata cofirmata da Jörg Leichtfried (austriaco, socialista), David Martin (britannico, socialista), Cristiana Muscardini (italiana, conservatrice) e Sirpa Pietikäinen (finlandese, popolare).

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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