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L’UE garantisca il diritto di manifestare pacificamente per la tutela dell’ambiente e contro lo shale gas in Romania

L’eurodeputato Andrea Zanoni presenta un’interrogazione alla Commissione europea per denunciare la repressione violenta da parte delle forze dell’ordine delle manifestazioni contrarie alle operazioni di esplorazione per l’estrazione di gas di scisto (shale gas) effettuate dalla Chevron, secondo quanto riportato da alcune ONG. “Il diritto di manifestare pacificamente il proprio pensiero è sacrosanto tanto più quando lo si fa per difendere l’ambiente e la propria salute. La Commissione europea faccia luce su questo grave episodio che minaccia la democrazia di tutti i cittadini dell’Unione europea”

 

L’Ue intervenga per condannare la repressione violenta da parte delle forze dell’ordine delle manifestazioni contrarie alle operazioni di esplorazione finalizzate all’estrazione di gas di scisto (shale gas) presso il villaggio di Pungești, nel nord-est della Romania. Manifestare pacificamente il proprio pensiero è un diritto sacrosanto in tutta l’Unione europea, la sospensione dei diritti civili per consentire le operazioni della multinazionale Chevron, denunciata da alcune ONG rumene, è assolutamente intollerabile”. Lo chiede con un’interrogazione alla Commissione europea l’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo.

 

In occasione di un sopralluogo a Bucarest per la gestione del randagismo lo scorso 3 dicembre, alcune ONG mi hanno consegnato una petizione che condanna la forte repressione subita dai manifestanti contro le operazioni di esplorazione del sottosuolo al fine di estrarre il gas di scisto della Chevron e operata dalle forze dell’ordine rumene – denuncia Zanoni – Secondo i manifestanti, il 2 dicembre scorso Chevron ha ripreso le proprie attività esplorative dopo lo stop dell’ottobre precedente in seguito alle numerose manifestazioni contrarie, e la Gendarmeria, forza di polizia paramilitare, avrebbe malmenato e allontanato i manifestanti, bloccando l’accesso all’area anche alla stampa”. (VIDEO 1) (VIDEO 2)

 

“Se tutto ciò venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad un ingiustificabile abuso di potere da parte delle forze dell’ordine rumene e ad una gravissima violazione del diritto di manifestazione pacifica del proprio pensiero. Per questo chiedo alla Commissione europea di verificare con le autorità rumene lo svolgimento dei fatti e, nel caso, di intervenire severamente per impedire il ripetersi di simili gravi episodi nemici della democrazia e potenzialmente pericolosi per tutti i cittadini europei”,  conclude l’eurodeputato.

 

Diverse ONG stanno denunciando da tempo le azioni violente compiute dalle forze dell’ordine che hanno trasformato Pungești in una zona di guerra. Secondo le ONG, il modo violento in cui sono state represse le manifestazioni non ha precedenti nella storia della Romania e costituisce un irresponsabile e pericoloso attacco ai diritti umani e civili. La popolazione di Pungești rivendica il diritto a manifestare e ad opporsi a un metodo di estrazione, il fracking, altamente controverso a causa del rischio di inquinamento della falda acquifera correlato.

 

NOTE

 

Queste sono alcune delle ONG che hanno consegnato a Zanoni la petizione in oggetto: Coaliția pentru Mediu din România, România Fără Ei, Grupul de Initiativa al Societatii Civile Barladene (GISCB), România Vie.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato

Andrea Zanoni

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