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Inaccessibilità dei fondi Ue in Veneto, l’Europa chiede chiarezza

Il Commissario Ue  Johannes Hahn risponde all’interrogazione dell’eurodeputato Andrea Zanoni: Bruxelles contatterà l’autorità responsabile della piattaforma GIF  in Veneto. Zanoni: “Garantire a tutti, cittadini e aziende, l’accessibilità ai fondi Ue specie in tempo di crisi”

 

“La Commissione è a conoscenza dei problemi relativi al sistema di candidatura online” e “si metterà in contatto con l’autorità di gestione per assicurarsi che si presti particolare attenzione al corretto funzionamento del sistema in tutti i futuri inviti a presentare proposte”. E’ la risposta del Commissario Ue agli Affari regionali Johannes Hahn all’interrogazione dell’eurodeputato ALDE Andrea Zanoni sul malfunzionamento del sistema on-line per la registrazione delle domande di partecipazione ai bandi per i finanziamenti europei denunciato da qualche cittadino e azienda veneta. “Adesso contatterò direttamente l’autorità responsabile della gestione e della selezione dei singoli progetti presso la Regione Veneto per far luce su queste carenze gravi di accessibilità. Va garantito a tutti, cittadini e aziende, pari accesso ai fondi europei specie in tempo di crisi, quando il nostro settore produttivo ha bisogno di tutti gli aiuti a disposizione per riprendersi e contribuire a contrastare la disoccupazione”.

 

Se da una parte il Commissario – che parla della piattaforma GIF per la gestione dei progetti come di “uno strumento collaudato” – sembra sminuire il problema, dall’altra annuncia un intervento di Bruxelles affinché non si verifichi più quanto accaduto lo scorso luglio, ovvero che numerose aziende venete rimangano escluse da un bando regionale “a sportello” per l’assegnazione di quasi 6,5 milioni di euro di fondi europei per la prolungata inaccessibilità della piattaforma GIF.

 

“Commissione europea e Regione Veneto devono garantire che tutti i cittadini e tutte le aziende europee abbiano gli stessi diritti e partano da condizioni di parità per accedere ai finanziamenti UE – incalza Zanoni – Quanto accaduto a luglio nelle aree meno servite del Veneto dal punto di vista tecnologico, cioè quelle con connessioni lente e/o intermittenti come il Bellunese, la Bassa Padovana, il Polesine e la montagna veronese e vicentina, rappresenta una grave falla in un sistema che deve garantire pari accesso a tutti. Mi aspetto che Veneto Innovazione SpA, l’agenzia della Regione Veneto dedicata alla promozione e allo sviluppo della ricerca applicata e dell’innovazione all’interno del sistema produttivo veneto, affronti la questione con la massima serietà e celerità”.

 

BACKGROUND

 

Il 1° luglio 2013 si è aperto il bando per il finanziamento di progetti innovativi presentati da imprese e organismi di ricerca veneti in collaborazione con partner di altri Paesi europei nell’ambito dell’asse 5 del Programma Operativo Regionale “Competitività Regionale e Occupazione” (POR CRO) parte FESR 2007-2013. Le domande di contributo dovevano essere presentate tramite registrazione nel sistema on-line denominato “Piattaforma GIF”, seguendo le indicazioni riportate sul sito di Veneto Innovazione SpA, ovvero l’agenzia della Regione Veneto dedicata alla promozione e allo sviluppo della ricerca applicata e dell’innovazione all’interno del sistema produttivo veneto. Una società di consulenza che assiste le imprese nel reperire risorse attraverso i fondi comunitari e nazionali ha denunciato che circa una cinquantina di aziende sarebbero rimaste escluse dall’assegnazione dei fondi a causa della prolungata inaccessibilità o del cattivo funzionamento del server sul quale si doveva inserire la domanda di partecipazione, problemi riscontrati anche dopo ripetuti tentativi. Trattandosi di un bando con modalità “a sportello”, ovvero in cui le domande ritenute idonee accedono ai contributi secondo l’ordine di presentazione, sarebbe particolarmente grave che alcune decine di aziende siano rimaste escluse non per mancanza di requisiti, ma per meri disguidi tecnici.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato

Andrea Zanoni

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