L’eurodeputato Andrea Zanoni risponde a Daniele Dal Mas secondo il quale l’eolico è indispensabile per migliorare i servizi nell’area utili ad evitare tragedie come quella occorsa a una donna deceduta domenica 28 luglio in seguito a un incidente occorso lungo la provinciale 422 in località San Daniele: “Strumentalizzazione fuori luogo e falsa. Al momento dell’incidente ero presente e i soccorsi sono subito stati contattati telefonicamente”. Domenica 20 ottobre grande manifestazione sul Pizzoc con le associazioni per dire NO al progetto dell’eolico sul Pizzoc
“Usare la scomparsa della povera Roberta per sponsorizzare il megalomane progetto di impianto eolico sul Pizzoc non è altro che una speculazione becera di un dramma familiare gravissimo. Invito Daniele Dal Mas del comitato Uniti a risparmiarsi simili cadute di stile e a cercare altri modi per accaparrarsi i favori politici del sindaco di Fregona. Avrei preferito non esprimermi su una vicenda di lutto famigliare, ma mi è sembrato doveroso reagire di fronte a una simile strumentalizzazione”. E’ la dura risposta di Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE e membro della commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, al minuto di silenzio annunciato dal comitato Uniti per ricordare la donna vittima di un incidente stradale che, secondo loro, si sarebbe potuta salvare con servizi telefonici più efficienti (da qui il loro appoggio al progetto dell’eolico che andrebbe ad alimentare nuove antenne telefoniche).
“Ero personalmente presente all’incidente stradale in questione e posso assicurare che è stato possibile allertare immediatamente i soccorsi perché in quella zona la ricezione telefonica è buona. Ricordo anche il signor Dal Mas che con la sua bella tutina da ciclista non ha fatto alcuna telefonata – racconta Zanoni – Trovo moralmente delinquenziale utilizzare questo terribile incidente solo per sostenere un progetto che non ha alcun senso”.
L’eurodeputato sarà presente alla manifestazione sul monte Pizzoc di domenica 20 ottobre (dalle ore 10) insieme alle associazioni Mountain Wilderness, Lipu, Legambiente, Lega Abolizione Caccia LAC, WWF e Paeseambiente per dire NO all’eolico sul monte. Il ritrovo è in Piazza della Pace sulla cima del monte Pizzoc, per poi raggiungere il punto in cui dovrebbero essere installate le pale eoliche (circa 1 ora e 30 di cammino tra andata e ritorno), dove interverranno le associazioni e seguirà il dibattito. Previsto pranzo al sacco, ma sarà possibile pranzare anche presso il vicinissimo Rifugio Città di Vittorio Veneto.
“Questo impianto provocherà la devastazione del Pizzoc perché per realizzare i basamenti di cemento armato di ogni palo dovrà essere scavato un cratere profondo fino a 20 metri e con una superficie di 25 metri quadrati. Questo progetto richiederà pertanto l’estrazione di circa 2500 tonnellate di roccia, una devastazione ambientale che tra l’altro vedrebbe un via vai di 200-300 camion su e giù per la strada sottodimensionata del Pizzoc con conseguenti gravi problemi di traffico, senza considerare i problemi causati dai trasporti eccezionali come quelli per le pale”, spiega Zanoni.
“E poi gli effetti sulla salute, visto che all’enorme disagio causato dai cantieri si aggiungerebbe la cosiddetta ‘Sindrome da turbina eolica’ generata dal rumore costante e perenne delle pale stesse che, secondo autorevoli studi americani, è all’origine di malattie cardiovascolari, attacchi di panico ed emicranie”, prosegue l’eurodeputato.
“Domenica saremo tutti sul Pizzoc per ribadire il nostro NO a questo progetto megalomane al quale il sindaco di Fregona è invitato a sostituire progetti realizzabili come il fotovoltaico. Se tutti i cittadini di Fregona installassero nei tetti delle loro case il fotovoltaico, anche utilizzando gli appositi incentivi economici, avrebbero energia da vendere senza sacrificare il Pizzoc ai tralicci dell’eolico”, conclude l’eurodeputato che rassicura il sindaco sull’assoluta sicurezza della manifestazione annunciando tuttavia una “sorpresa” organizzata ad hoc.
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