ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

Cerca

Datagate, Strasburgo chiede chiarimenti a Washington

Il Parlamento europeo approva una risoluzione comune che chiede un’indagine approfondita sul caso delle presunte intercettazioni illegali da parte dei servizi segreti americani in Europa.

Zanoni: “Gli Stati Uniti diano una risposta politica e legale. La privacy dei cittadini europei è inviolabile

 

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione comune che chiede alla Commissione europea di fare luce sullo scandalo del Datagate e di proteggere la privacy dei cittadini europei e delle istituzioni Ue dalle intercettazioni illecite. Andrea Zanoni, eurodeputato ALDE, è uno dei firmatari del testo comune tra tutti i gruppi politici del parlamento. “Ci troviamo di fronte ad una chiara violazione del diritto internazionale. Invito il presidente americano Barack Obama a venire a Strasburgo a chiarire quanto i servizi segreti americani sono accusati di aver fatto”.

 

La risoluzione “sul programma di sorveglianza dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, sugli organi di sorveglianza in diversi Stati membri e sul loro impatto sulla vita privata dei cittadini dell’Unione europea” è stata approvata oggi con 483 favorevoli, 98 contrari e 65 astenuti. Il testo chiede “un’indagine conoscitiva”,  “un’indagine sulle presunte attività di sorveglianza delle autorità statunitensi nonché le eventuali attività condotte da determinati Stati membri”, “una valutazione dell’impatto dei programmi di sorveglianza per quanto concerne: i diritti fondamentali dei cittadini dell’UE” e “l’elaborazione di raccomandazioni finalizzate a evitare ulteriori violazioni”.

 

Stiamo parlando di migliaia, forse milioni di europei illecitamente spiati in aperta violazione di ogni trattato internazionale considerando che, nel quadro dell’accordo Safe Harbour, gli Stati membri e la Commissione sono incaricati di garantire la sicurezza e l’integrità dei dati personali – attacca Zanoni – Se tutte le accuse venissero confermate, l’intero partenariato transatlantico tra l’Unione europea e gli Stati Uniti, fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproci, sulla leale e mutua cooperazione, sul rispetto dei diritti fondamentali e sullo Stato di diritto, vacillerebbe sin dalle fondamenta”.

 

Con la risoluzione approvata oggi, chiediamo chiarezza su quanto successo. Non possiamo tollerare che le autorità degli Stati Uniti, attraverso programmi quali PRISM, accedono ampiamente ai dati personali dei cittadini dell’Unione europea né che altri Stati membri abbiano accesso a comunicazioni elettroniche transnazionali in virtù di tribunali speciali senza disporre di regolare mandato”.

 

Per questo martedì 2 luglio ho presentato anche una denuncia alla magistratura italiana. Quanto accaduto va affrontato sia sul piano politico, come abbiamo fatto oggi Strasburgo con l’approvazione di questa risoluzione, che su quello legale. Esiste già un accordo sulla mutua assistenza giudiziaria tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America che stabilisce la modalità per la raccolta e lo scambio di informazioni. Le autorità dell’una e dell’altra parte dell’atlantico si devono limitare a quanto è permesso dalla legge – conclude l’eurodeputato – Il trattamento dei dati personali è una questione delicata come testimonia il grande lavoro che stiamo portando avanti in Europa con la revisione della direttiva 95/46/CE”.

 

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

Email stampa@andreazanoni.it

Tel (Bruxelles) +32 (0)2 284 56 04

Tel (Italia) +39 0422 59 11 19

Blog  www.andreazanoni.it

Twitter Andrea_Zanoni

Facebook Andrea Zanoni

Youtube AndreaZanoniTV

Condividi

Consulta l'archivo per mese ed anno

Ultimi comunicati stampa