ANDREA

ZANONI

Consigliere Regionale

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Bracconaggio – Zanoni: “Ibis eremita abbattuto. Specie in via di estinzione, è un danno gravissimo. Ho presentato una denuncia in Tribunale e spero in una condanna esemplare”

“Mi auguro che il responsabile dell’uccisione dell’ibis eremita a Montecchio Precalcino venga individuato e condannato a una pena esemplare, perché si tratta di un danno ambientale ed economico gravissimo, che mette a rischio l’esistenza di una specie in via d’estinzione”. Questa mattina il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni ha presentato una formale denuncia per l’episodio avvenuto dieci giorni fa, il secondo in due settimane dopo quello colpito a morte a Punta Ala, in provincia di Grosseto. “Sono appena 60 gli ibis eremita presenti in tutta Europa”, prosegue Zanoni, “Quello abbattuto in provincia di Vicenza era un soggetto maschio di cinque anni che, grazie al progetto finanziato dall’Unione Europea Walldrappteam, aveva imparato a migrare autonomamente dall’Austria all’oasi di Orbetello. Presentando la denuncia ho chiesto di fare indagini approfondite incrociando i dati del Gps dell’animale con i cellulari presenti nella “cella” dove è avvenuta l’uccisione e con le licenze venatorie. È proprio così che è stato individuato e condannato lo scorso 14 settembre dal Tribunale di Livorno un cacciatore che nel 2012 aveva abbattuto, appostato in un capanno, due Ibis eremita a San Vincenzo, anche questi muniti di Gps”.

 

“Spero che il responsabile venga trovato e che ci sia una sentenza esemplare”, conclude il consigliere Pd, “Secondo noi i reati contestabili sono quelli di abbattimento di specie protetta e in via di estinzione, uccisione di animali e anche sevizie visto come è stato ridotto l’animale, oltre all’utilizzo di mezzi vietati come i pallini ad aria compressa. Auspico poi che le associazioni di tutela ambientale e gli stessi partecipanti al progetto Walldrappteam si costituiscano parte civile nell’eventuale processo e chiedano una richiesta danni importante, anche centomila euro, vista la gravità del caso in questione”.

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